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A San Martino arriva la prima Game Series

Girata nel borgo della Tuscia, mix vincente tra film e videogioco

Una scena della Game Series

Una scena della Game Series

L’interattività, interazione e scambio tra uomo e macchina, si è evoluta fino a rendersi parte integrante della vita quotidiana, soprattutto con l’avvento del Web. Oltre ai principali impieghi con scopi produttivi e lavorativi, l’interattività è stata utilizzata come nuova frontiera del divertimento, dai video games ai video on demand e i social network. Il fine è unico: coinvolgere il fruitore nel vivo dell’esperienza, sfruttando il medium informatico. Le serie web, format cinematografici che spopolano sulle principali piattaforme video, sfruttano sempre di più l’interattività come mezzo per raccontare storie, lasciando all’utente la possibilità di scegliere il destino della trama e dei suoi personaggi. Ecco, tra le tipologie delle nuove serie interattive nate sul web, Game Series, realizzato da Trame, gruppo di giovani artisti under 35 di Roma.

“Game Series – spiegano i promotori – è un format che ha origine dall’unione tra una serie web, un cortometraggio, un trailer e un videogioco: racconta una storia in cui la trama degli eventi si sviluppa in base alle azioni del protagonista, scelte dagli utenti attraverso dei collegamenti ipertestuali; il risultato è un vero e proprio video – gioco in cui lo spettatore diventa parte attiva e attante attraverso la dinamicità dell’interazione. L’obiettivo è coniugare le nuove forme di comunicazione sul Web con quelle artistiche classiche, il cinema e il teatro: la seconda e ultima parte del racconto, infatti, sarà presentata in teatro come spettacolo di prosa, rendendo Game Series un prequel della storia. Il fine è rompere la fruizione passiva dei contenuti dando vita a un percorso telematico, cinematografico e teatrale, cercando di avvicinare maggiormente il grande pubblico del Web al teatro”.

Una scena della Game Series

Una scena della Game Series

Nei giorni passati, a San Martino al Cimino, in provincia di Viterbo, Trame ha girato la sua prima storia Game Series, dal titolo “La Festa Triste”, thriller surreale, per la regia di Mattia Marcucci, autore del progetto e della sceneggiatura originale insieme a Chiara Bonome, che curerà, invece, la regia dello spettacolo teatrale. Il cast vede al suo interno, oltre agli stessi Bonome e Marcucci, anche Stefano Flamia, nel ruolo del protagonista Luca, Simone Balletti e Tommaso Setaro nel ruolo degli sceriffi, Matteo Milani e Lorenzo Massa nel ruolo di Giambo, etereo e buffo inserviente, Valerio Camelin nel ruolo dell’eccentrico barista Moby, Stefano Dilauro nel ruolo di Johnny, sonnambulo narcolettico, Alice Viglioglia nel ruolo di Eva e Orlando Petralia nel ruolo del piccolo Giacomo. La fotografia, diretta da Diego Lombroni, assistito da Vanni Mastrantonio, Andrea Picano, Andrea Lombardini, Michele Ingrosso e Andrea Bizzoni, è stata coadiuvata dai fonici di presa diretta Gianmarco Palluzzi e Marco Antonelli, da Sabina Angeloni e Giulia Trefiletti per la scenografia, da Giulia Pagliarulo e Sheila Grazini per i costumi e da Julien Panzarasa e Gabriele Bizzoni al montaggio video; hanno partecipato, inoltre, Marika Nocilli e Jessica Chessa al trucco, Andrea Magno alle grafiche, Chiara David, Virginia Della Casa e Marzia Flammia. ”Fare cultura e spettacolo per noi giovani, e non, è diventato un atto di coraggio. Dopo questa esperienza di set, con un gruppo di giovani professionisti che hanno creduto e credono in noi e nel progetto, ci sentiamo, se possibile, ancora più coraggiosi”.

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