La questione degli impianti sportivi in città è molto sentita da chi da sempre si batte per avere una Viterbo a misura di sportivo, con strutture adeguate che consentano di praticare lo sport ai massimi livelli. Le criticità dello stadio Rocchi hanno tirato fuori una lunga serie di problemi legati agli impianti cittadini che hanno messo in luce i disagi che vivono tutti quelli che fanno sport, dai dilettanti ai calciatori professionisti della Viterbese. Proprio per questi motivi la Asd Barco Murialdina, in una nota del suo presidente Sergio Pollastrelli cerca di spiegare la situazione.
“La presente nota vuole essere da una parte chiarificatrice del nostro progetto per il miglioramento dell’impiantistica sportiva della città di Viterbo nell’ambito del progetto comunale di riqualificazione delle periferie e dall’altra rispondere (come nostro costume con toni civili) agli attacchi, alle allusioni e alle illazioni di cui siamo stati oggetto in questi giorni sui social network. Come tutti sanno e tanti denunciano nella nostra città tutti gli impianti sportivi comunali per il calcio a 11 sono in terra battuta o in erba naturale e nessuno in erba sintetica. Avere campi da calcio in erba sintetica darebbe un nuovo slancio al movimento sportivo cittadino consentendo alle società sportive di fornire servizi migliori ai propri tesserati e di organizzare sui propri impianti tornei e iniziative di richiamo nazionale e internazionale che avrebbero sicuramente una ricaduta positiva sul turismo, in particolare su quello sportivo, e dunque sullo sviluppo economico della città. In questi anni nessuna società sportiva cittadina ha investito quanto noi sull’impianto sportivo che gestisce”.
Il presidente inoltre sostiene che: “Pensiamo di avere le carte in regola per avanzare proposte sul miglioramento della impiantistica sportiva cittadina. Nel mese di Dicembre, in occasione del 70le della Murialdina, abbiamo organizzato un incontro pubblico illustrando le nostre proposte all’Amministrazione Comunale alla presenza del Sindaco Michelini, della Vice Sindaca Ciambella, del Delegato allo Sport Treta, degli Assessori Perà e Saraconi, dei consigliere Santucci, Cappetti, Fabbrini e Marini e delle massime autorità sportive Regionali e Provinciali Coni e Figc. In quella occasione abbiamo illustrato, preventivi e progetti alla mano, che trasformare il campo del Barco da terra battuta in erba sintetica consente un risparmio di circa 150mila euro rispetto agli standard di spesa per campi di nuova costruzione o campi il cui sottofondo non è predisposto per l’erba sintetica. Al termine dell’incontro il Sindaco Michelini e il Delegato allo Sport Treta a nome dell’Amministrazione Comunale hanno espresso interesse per le nostre proposte e avanzato l’idea di inserire l’impiantistica sportiva nel Bando di riqualificazione delle periferie. Anche in quella occasione abbiamo dichiarato che, se richiesto, saremmo disponibili a ospitare, come dettato nel regolamento sulla gestione degli impianti sportivi, la Viterbese Castrense sul campo del Barco per gli allenamenti mattutini e eventualmente per il pasto del pranzo e una o due squadre del Settore Giovanile per gli allenamenti serali e le partite interne, il tutto a condizioni di favore visto che parliamo della prima società sportiva del Comune capoluogo. Se su tutti gli impianti sportivi della città fosse offerta tale disponibilità si riuscirebbe a dare risposta alle richieste della Viterbese Castrense alle prese con problemi di impianti sia per la prima squadra che per il settore giovanile ottenendo tre importanti risultati. In primo luogo il miglioramento degli impianti esistenti e una crescita complessiva del movimento calcistico cittadino e poi anche la soluzione dei problemi della Viterbese Castrense scongiurando l’abbandono della piazza da parte del Presidente Camilli e il trasferimento del Settore Giovanile su Roma, come voci accreditate vanno ripetendo da tempo”.