Centosettanta miliardi di animali di allevamento uccisi ogni anno nel mondo, trecentomila al minuto. Sono questi i numeri dell’industria alimentare che, ogni giorno che passa, rischiano di diventare sempre più insostenibili per il nostro pianeta.
Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Siena, in collaborazione con la Stanford University e l’Università della California, il 10% delle emissioni globali di gas serra è emesso dal bestiame. Inoltre, un terzo della produzione mondiale di cereali viene destinata per sfamare gli animali: cifre che stonano in un mondo dove la popolazione è in crescita e un abitante su tre soffre di denutrizione.
Proprio per questo, oltre a ragioni salutistiche (il rapporto 2015 dell’Oms classifica le carni lavorate come cancerogene) e soprattutto per motivazioni etiche antispeciste, basate sulla nonviolenza verso qualsiasi essere senziente, umano o animale che sia, negli ultimi anni sono aumentati nel mondo i vegani, le persone che consumano esclusivamente prodotti di origine vegetale. Un milione e ottocentomila solo in Italia, triplicati rispetto al 2016 (fonte Eurispes), e i dati indicano che saranno ancora di più in futuro.
Un cartellone provocatorio
Con la crescita del popolo Veg, però, sono aumentati anche i problemi di comunicazione degli attivisti per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. Scelte di marketing discutibili, come quella dei cartelloni pubblicitari raffiguranti dei neonati dentro le confezioni di carne, o i blitz nei supermercati nei giorni precedenti la Pasqua, non solo non hanno portato nessun risultato alla causa ma, anzi, si sono rivelate un boomerang a livello d’immagine per tutto il movimento animalista.
Da oggi però, per tutti i vegani, c’è una video-guida per non cadere più nell’attivismo fine a se stesso e per diffondere l’ideale antispecista nella maniera più efficace e corretta possibile.
“Veganismo vs Comunicazione”: è questo il nome del video satirico, con protagonisti il blogger e autore comico montefiasconese Fulvio Venanzini e Roberto Scalisi, attivista e controinformatore lucchese (sua la pagina fb Logica Convenzionalista), entrambi nel collettivo Deviance Project.
In viaggio in macchina tra la Tuscia e la Toscana due vegani, uno “illuminato” (o per meglio dire, di buon senso, interpretato da Fulvio Venanzini) e l’altro il suo l’esatto contrario (Roberto Scalisi), si confrontano in un dialogo su quali siano le migliori strategie comunicative per la causa. Il risultato è illuminante ed esilarante allo stesso tempo.
Fulvio Venanzini e Roberto Scalisi
“L’attivismo animalista ha senso ed è efficace solo se parla e fa parlare di animali, non di animalisti” dicono dal Deviance Project, il movimento culturale da cui è partita l’iniziativa.
“Non c’è dubbio – sottolineano – che vi sia un problema di comunicazione, di ‘marketing’ per usare una brutta parola, da parte di molti attivisti e non del movimento vegan/antispecista che realizzano dei perfetti e puntuali assist a chiunque voglia dimostrare lo squilibrio mentale di ‘tutti i vegani’ ”.
“Succede puntualmente dopo ogni tragedia umanitaria – proseguono -: si parla di karma, di giustizia verso gli sterminatori di animali e cose del genere oppure, semplicemente, si tirano in ballo i diritti animali quando c’entrano ben poco, del tutto fuori luogo, dimostrando una mancanza di empatia verso gli stessi umani, i propri simili, che è in netto contrasto con la filosofia antispecista stessa che spesso in realtà neanche c’è: troppa è la voglia di essere provocatori e troppo l’egocentrismo di apparire paladini degli animali a tutti i costi che si fanno passi falsi, passi falsi che poi pagano caro e che portano la battaglia per la liberazione animale invece che avanti nettamente indietro”.
“Con questa consapevolezza – spiegano -, abbiamo deciso di realizzare un video fra il serio e il faceto, tutto improvvisato, sul tema della comunicazione nel veganismo che potesse contribuire in qualche modo al dibattito in maniera costruttiva, cercando di rispondere in modo ironico a dei dubbi e quesiti, sollevare delle obiezioni, sottolineare delle problematiche attraverso la satira”.
“Nella speranza – concludono – che questo possa servire affinché in futuro sempre meno persone possano cadere nei tranelli dei mass media e tenere ben presente qual è il fine ultimo della battaglia e cioè che si parli degli animali e non degli animalisti”.
Giorgio Montanini
Il video, che in poco tempo è già arrivato alle 15mila visualizzazioni tra Facebook e Youtube, ha ricevuto anche il supporto di Giorgio Montanini, comico e volto noto della Rai, prima col programma Nemico Pubblico e ora con Nemo – Nessuno Escluso.
Il comico di Fermo lo ha condiviso sulla sua pagina Facebook.
“Il veganismo è una filosofia meravigliosa – ha scritto Montanini – si basa su concetti talmente avanzati da poter essere considerata un’evoluzione del comunismo”.”Purtroppo i vegani – ha continuato – non sono tutti uguali, come gli antirazzisti.
Tanti vegani sfogano le loro frustrazioni sul movimento inquinandolo, tanti antirazzisti si scaricano la coscienza mettendosi una maglietta. Questo video è fatto da vegani, per i vegani, contro i non vegani che si definiscono vegani. Ve lo consiglio, perché abbatte gli stereotipi sui quali anche io ho scagliato qualche insulto. E a ragione”.”Praticamente – ha concluso – sono più vegano io che tutti i vegani che ho insultato”.
Per tutti, vegani e non, il video è disponibile
qui. Buona visione.