15112024Headline:

Al Boni un week end di musica e spettacolo

Sabato “L’amore ai tempi dello swing” e domenica c'è “Maria Stuarda. Le donne e il potere”

Il musicista Piji

Il musicista Piji

Un fine settimana di musica e teatro al Boni di Acquapendente, nell’ambito della stagione diretta da Sandro Nardi. Sabato 18 febbraio alle ore 21 torna Piji, nome d’arte di Pierluigi Siciliani, per “M’illumino di meno”, la giornata nazionale del risparmio energetico. Sabato 18 febbraio, alle ore 21, andrà in scena “L’amore ai tempi dello swing”, in cui l’artista sarà sul palco accompagnato dalla Emmet Ray Manouche Orkestra composta da Gian Piero Lo Piccolo (clarinetto), Moreno Viglione, Augusto Creni, Gabriele Giovannini (chitarre soliste), Gianfranco Malorgio (chitarra ritmica) e Giuseppe Civiletti (contrabbasso).

L’orchestra jazz-manouche ideata da Piji è così chiamata in omaggio al personaggio inventato da Woody Allen e interpretato da Sean Penn nel film “Accordi e disaccordi”. Propone un repertorio esclusivamente manouche e prevalentemente Django Reinhardt, l’inventore del genere nella Parigi anni ’30, con qualche fuoriuscita cantata. La Emmet Ray Manouche Orkestra riunisce alcuni tra i migliori musicisti jazz-manouche di Roma, in un grande progetto corale nato da diverse esperienze, da ascoltare con attenzione o da ballare in maniera sfrenata con swing. Un ricco cocktail di colori e repertori diversi, con raffinatezza e allegria, con virtuosismo e passione, capace di regalare un entusiasmo davvero contagioso. L’orchestra si esibisce anche in formazioni ristrette e allargate e il repertorio spazia dall’omaggio a Django Reinhardt e alla musica manouche, fino a rivisitazioni in chiave manouche di brani di canzone d’autore.

Una scena di: "Maria Stuarda"

Una scena di: “Maria Stuarda”

Maria Stuarda. Le donne e il potere” è il titolo dello spettacolo proposto dall’associazione Seven Cults di Roma che andrà in scena domenica 19 febbraio alle ore 17.30, nell’ambito della stagione diretta da Sandro Nardi. Il testo, tratto da Friederich Schiller nella rielaborazione di Francesco Fanuele e per la regia di Filippo D’Alessio, è interpretato da Maddalena Emanuela Rizzi, Maria Cristina Fioretti, Carmen Di Marzo, Francesco Maria Cordella, Andrea Murchio, Bruno Governale, Mario Focardi. Lo spettacolo indaga il rapporto tra le donne e il potere attraverso i paralleli: donna-potere, amore-politica, ragione-passione, maschile-femminile. Due donne al potere: la protestante Elisabetta I, regina d’Inghilterra, e la cattolica Maria Stuarda, regina di Scozia. Una vicenda di due figure imponenti, quanto mai attuale, che sottolinea le relazioni che da sempre sono caratteristiche nell’universo femminile. Ruota intorno ad esse un universo maschile che si aggrappa a loro nell’incomprensione dei loro comportamenti.

Due donne di potere speculari: Maria l’eroina romantica, passionale, irrazionale, debole nel governare e nutrita dall’amore divino fino a diventare l’icona della martire barocca; ed Elisabetta, una fine mente politica, energica, dura prima di tutto con se stessa, che rinuncia alla vita sentimentale per il potere. Il dramma ruota intorno a una fondamentale antitesi: da un lato il mondo di Maria, che è amore, bellezza, moralità e morte trasfiguratrice, dall’altro il mondo di Elisabetta, che è politica, necessità, ipocrisia e trionfo apparente. Un crescendo serrato verso la catastrofe, il fatale tratto di penna di Elisabetta che suggellerà la sentenza già pronunciata e segnerà la sorte di Maria.

Per informazioni e biglietti: www.teatroboni.it – 334.1615504 – 0763.733174.

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da