A Civita Castellana il 17 gennaio sono iniziati i festeggiamenti dell’evento più allegro e colorato dell’anno: il Carnevale. O puccio è arrivato in piazza Matteotti e nelle cucine delle case dei civitonici già si respira un’aria carnevalesca con le specialità tipiche del paese: le frappe, strisce di pasta dolce fritte nell’olio bollente, gli scroccafusi, castagnole di pasta dolce fritte e condite con il miele e i frittelloni, sottili diaframmi di pastella passati velocemente in padella ed incaciati in abbondanza con formaggio o pecorino. I gruppi dei carri allegorici stanno terminando i lavori già iniziati a fine estate e le sarte stanno cucendo i fantasiosi e colorati vestiti. Chi da strega, chi da farfalla, chi da quello che trova in soffitta, chi dal suo idolo o eroe preferito, ognuno sta creando la sua maschera. Bambini, giovani e adulti, tutti sono pronti a scendere in pista e a fare festa.
La prima sfilata si svolgerà il 19 febbraio a partire dalle 14,30 da piazza della Liberazione fino a piazza Matteotti. In questo carnevale sono ventidue i carri allegorici pronti ad esibirsi lungo i due chilometri del percorso per incantare gli spettatori. Le persone iscritte ai gruppi sono circa duemila e impossibili da contare quelle che improvviseranno una costume o ricicleranno i vestiti degli anni passati per unirsi al serpentone di luci, colori e musica che per tutto il pomeriggio travolgerà gli spettatori in un’atmosfera entusiasmante. ”L’associazione Amanti del Carnevale civitonico” ha dato un nome originale all’evento del 2017: Carnevale internazionale e solidale. Internazionale perché il primo appuntamento si aprirà con una coreografia dei ”Los Adoquines de spartaco”, la murga romana, un fenomeno ripreso dal carnevale di Buenos Aires, nata a Roma nel 2009 che accompagnerà la tradizionale banda civitonica la ”Rustica”, gruppo folcroristico dal 1956 che trasforma gli oggetti inusitati in strumenti musicali originali e inconsueti. Solidale perché il paese ospiterà la banda ”Città di Accumoli” nella seconda sfilata che si terrà il 26 febbraio.
Il carnevale più famoso della Tuscia si concluderà martedì grasso con la terza sfilata e a seguire la premiazione dei vincitori in piazza Mattoetti e il Rogo del Puccio che chiuderà definitivamente i festeggiamenti. Il Carnevale nel territorio falisco ha radici storiche e culturali antichissime, ma non si hanno notizie sicure al riguardo, o meglio nessuno ne è ancora venuto a conoscenza. L’unica cosa certa e indiscutibile è la tradizionale apertura del carnevale civitonico caratterizzata dall’ospite d’onore che ogni anno è la vera star della festa: O Puccio. Il re del carnevale, viene realizzato dal ”Groupe in Art’è”, un’associazione di Civita Castellana che inizia i lavori a fine estate e si impegna nella riuscita del simbolo. La figura è ispirata a situazioni contingenti ed il pupazzo di cartapesta, panciuto e paffuto troneggia nel suo fantasioso regno dei bagordi e di baldoria sulla piazza del Comune. Se è vero che la celebrazione del carnevale ha origini antichissime e rappresenta il rovesciamento dell’ordine, un rinnovamento simbolico durante il quale il caos prende il sopravvento, Civita Castellana racchiude il senso originario di questa festa antica. Il carnevale è un momento unico per uscire dal proprio personaggio e prendere le sembianze di qualcun altro, il divertimento sta nella musica, nei carri allegorici originali e creativi di cartapesta, nel ballare, nel cantare e stare insieme. Il carnevale non ha età, è una tradizione di cui i civitonici non possono fare a meno.