“Ogni iniziativa che, soprattutto in questo momento di gravissima difficoltà, viene promossa per alleviare almeno in parte i disagi dei nostri allevatori è la benvenuta”. Così David Granieri, presidente della Coldiretti del Lazio, commenta la distribuzione di foraggio e mangimi presso gli allevamenti di Amatrice e Accumoli promossa dalla Regione Lazio in collaborazione con Arsial per sostenere, nel loro momento di massima criticità, gli allevatori che, nonostante il gelo, il freddo, la neve e le nuove scosse di terremoto, non hanno abbandonato stalle e animali, presidiando le loro aziende per garantire la continuità produttiva, come la consegna del latte.
Nel punto operativo individuato nella frazione Torrita, ad Amatrice, sono già stati distribuiti 220 quintali di paglia e fieno e altri 100 di mangime. Grazie all’impiego di un elicottero della Protezione civile regionale le consegne di alimenti per il bestiame sono state assicurate anche a quegli imprenditori che operano nelle località isolate da giorni e raggiungibili solamente dall’alto per il blocco della viabilità causato dalle abbondanti nevicate. Quella appena conclusa, spiegano dalla Regione Lazio, è stata soltanto la prima di una serie di attività di distribuzione straordinaria di foraggio e mangimi, altre seguiranno già all’inizio della prossima settimana.
“Ci risulta che, superati i ritardi iniziali imputabili alla ditta che si era aggiudicata la gara per la fornitura, stiano procedendo spedite anche le consegne delle stalle provvisorie. Il gioco di squadra concordato con Regione Lazio e Protezione Civile sta funzionando a pieno regime. Gli approvvigionamenti di derrate alimentari per il bestiame decisi dagli uffici regionali – conclude David Granieri – aiuteranno gli allevatori a recuperare fiducia e ottimismo necessari per il superamento della attuale, estrema criticità passata la quale pianificheremo, nel rispetto delle singole competenze, le attività di ricostruzione, eliminando a priori anche il minimo rischio di nuovi e inopportuni ritardi di carattere burocratico”.