17112024Headline:

Porto Clementino, si muovono le Istituzioni

Regione, Comune e Soprintendenza effettuano un sopralluogo nel sito etrusco

Mauro Mazzola, sindaco di Tarquinia

Mauro Mazzola, sindaco di Tarquinia

Porto Clementino versa ormai in uno stato allarmante, il sito risulta pesantemente danneggiato dalle intemperie che con il tempo stanno lentamente demolendo l’opera, ma qualcosa sembra muoversi nelle stanze della politica, mercoledì infatti, c’è stato un sopralluogo per verificare la situazione e per delineare la strategia di azione per salvare il porto etrusco.

Abbiamo effettuato un nuovo sopralluogo a Porto Clementino, con Regione Lazio e Soprintendenza”. Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola che, insieme al consigliere regionale Enrico Panunzi e al direttore della Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo Mauro Lasagna, ha effettuato un sopralluogo sul sito mercoledì mattina. Presenti gli assessori Sandro Celli, Angelo Centini e Anselmo Ranucci e il presidente del consiglio comunale Armando Palmini. A rappresentare la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, la dottoressa Gabriella Scapaticci. Sul posto anche il professor Lucio Fiorini, dell’Università di Perugia, curatore degli scavi archeologici di Gravisca.

Il consigliere regionale Enrico Panunzi

Il consigliere regionale Enrico Panunzi

“Il sopralluogo, concordato con l’onorevole Panunzi, che ringrazio per la disponibilità e l’interesse dimostrati, ha dato modo ai tecnici della Regione Lazio di constatare le condizioni di Porto Clementino – sottolinea il primo cittadino –. Nelle scorse settimane l’assessore Centini, incaricato di seguire la questione, aveva inviato una dettagliata relazione storico-tecnica sul sito. L’obiettivo è di realizzare in tempi rapidi interventi adeguati di consolidamento e salvaguardia. Avevamo promesso di seguire con molta attenzione il problema. Porto Clementino è un luogo simbolo del nostro litorale e vogliamo preservarlo. Stiamo seguendo tutti i canali istituzionali, in collaborazione la Regione Lazio e la Soprintendenza, per arrivare a una soluzione positiva e condivisa”.

Panunzi conferma l’interesse a tutelare il sito precisando che è necessario: “Predisporre un progetto di messa in sicurezza di Porto Clementino e verificare la fattibilità di un restauro conservativo di questo importante bene storico-archeologico. È stato questo lo scopo del sopralluogo, al quale ho partecipato insieme a Mauro Lasagna, a capo della Direzione regionale risorse idriche e difesa del suolo, Maria Gabriella Scapaticci della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria meridionale, e al professor Lucio Fiorini dell’Università di Perugia. Più volte in passato sia le istituzioni che i cittadini hanno sollecitato la Regione per interventi a tutela dell’opera, danneggiata negli anni dal maltempo e dalle mareggiate. L’incontro avvenuto, che peraltro segue ad altri che ci sono stati nei mesi scorsi, rappresenta quindi una tappa nel percorso che dovrà portare ad interventi ormai ritenuti indifferibili”.

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