Ad Alessandria missione impossibile? Alla domanda del cronista, Giovanni Cornacchini prima sorride sotto i baffi (che non ha) e subito dopo risponde che “nulla è impossibile, specialmente nel calcio e la Viterbese parte alla volta del Piemonte cosciente di essere attesa da un compito arduo, ma pronta a disputare la sua partita cercando anche di fare risultato”.
Alessandria – Viterbese, stadio Moccagatta, ore 16,30, la partita dell’anno, almeno per i gialloblu, è servita. E – può anche sembrare strano, ma strano non è – la squadra gialloblu si è avvicinata a questo big match senza stress particolari, si può dire con una serenità superiore a quella di alcune settimane precedenti. Merito del successo di una settimana fa che è servito a scacciare tanti fantasmi, ma anche perché, come sostiene Cornacchini, “questa contro la prima della classe è una partita che mentalmente non c’è neanche bisogno di preparare perché si prepara da sola, perché ognuno dei protagonisti è cosciente di andare a misurarsi con un avversario tra i più forti e quotati del girone, su un campo di quelli che ti esaltano non appena ci metti piede”.
Al contrario dell’aspetto mentale, però, è stato necessario impegnarsi a fondo durante la settimana sul piano tecnico – tattico per prepararsi ad affrontare nel migliore dei modi una signora avversaria, una Alessandria cui non mancano giocatori di valore, che è in testa alla classifica dalla fine di agosto e che, unica del calcio professionistico italiano, nessuno è riuscito a battere nelle quindici partite finora disputate. “Abbiamo lavorato duro – ribadisce Cornacchini – puntando a sfruttare i punti non diciamo deboli ma meno forti del nostro avversario. Adesso il campo ci dirà se le nostre sensazioni erano più o meno giuste, se questa Alessandria può essere messa o meno in seria difficoltà nel corso di una partita. Certo, dovremo cercare di non sbagliare perché loro sono forti e possono punirti al minimo errore, dovremo fare in modo di marcare più che gli uomini gli spazi concedendo agli avversari poco campo, altrimenti sono capaci di farti veramente male. Vediamo cosa diranno questi novanta e passa minuti che speriamo siano… piacevoli”.
Gli schieramenti Piero Braglia, che torna in panchina dopo un turno di squalifica, confermerà il suo 4-4-2 che nella circostanza perde i due uomini della corsia destra, Celjak, infortunato, e Marras, squalificato. Ancora non recuperato, nelle file dei grigi, anche l’ex Entella, Sestu. Sul fronte Viterbese c’è il recupero dopo squalifica di Cuffa, rinviato forse a giovedì l’esordio di Mununga che nella seduta di ieri mattina neanche ha calzato gli scarpini; il giocatore, così come Cruciani, è comunque tra i 21 convocati, insieme al portiere Pini che è stato reintegrato. Non ci sono Bernardo e Fé, ancora fuori lista, oltre a Scardala, Pandolfi, Paolelli e Sforzini, tutti alle prese con infortuni più o meno datati. L’assetto della Viterbese? In partenza un 4-3-3 che in fase di ripiego tende a diventare un 4-1-4-1.
Così in campo:
ALESSANDRIA (4-4-2): Vannucchi; Sosa, Gozzi, Piccolo, Manfrin; Branca, Cazzola, Mezavilla, Iacolano; Bocalon, Gonzalez. All. Braglia.
VITERBESE (4-3-3): Iannarilli; Celiento, Mallus, Dierna, Pacciardi; Cenciarelli, Cardore, Cuffa; Marano, Diop, Neglia. All. Cornacchini.
ARBITRO: Simone Sozza (Seregno)
ASSISTENTI: Arcangelo Vingo (Pisa), Andrea Zingrillo (Seregno).