È una fotografia allarmante quella scattata dall’Osservatorio JobPricing sui redditi lordi del settore privato delle province italiane: nel Lazio a salvarsi è solo Roma che con una media di 30.685 euro lordi annui si piazza al decimo posto della classifica nazionale, Viterbo si ferma al 66. posto con una media retributiva di 26.726 euro lordi annui, tre posizioni in meno rispetto allo scorso anno, al terzo posto nel Lazio dietro appunto alla Capitale e a Latina (26.939 euro annui), seguono Frosinone (26.663 euro annui), al 67. posto nazionale e Rieti (25.334 euro).
Dunque, le condizioni di reddito nel settore privato a Viterbo sono peggiorate rispetto allo scorso anno e il resto delle province nel Lazio non stanno meglio: come dire, se Atene piange Sparta non ride, infatti a parte la Capitale, tutte sono nella fascia arancione delle province nazionali lievemente sotto la media italiana che è di 29.176 euro lordi annui, mentre Rieti finisce addirittura nella fascia rossa.
In complesso, il Lazio si piazza al quinto posto nelle medie regionali con un reddito privato lordo di 29.878 euro annui, 702 euro in più rispetto alla media nazionale, nei primi tre posti ci sono la Lombardia, il Trentino Alto Adige e l’Emilia Romagna. La provincia a più alto reddito è Milano con 34.414 euro lordi annui seguita da Bolzano (32.449) e Monza Brianza a quota 31.874 euro, mentre all’ultimo posto c’è Lecce con 23.001 euro l’anno.
Lo studio dell’Osservatorio JobPricing si basa sul Geography Index che è la classifica della retribuzione media rilevata nelle 110 province italiane. L’unica caratteristica utilizzata per creare la graduatoria è la sede di lavoro del dipendente (non il domicilio). Il Geography Index ha l’obiettivo di far luce sulle retribuzioni relative all’intero territorio italiano, individuando un valore di riferimento per ogni provincia. Secondo gli ideatori dello studio con tale classifica si vuole tentare di fornire indicazioni su quali sono i territori dove un lavoratore può cogliere opportunità di crescita retributiva. Il Geography Index 2016 si basa sulle rilevazioni effettuate dal sito www.jobpricing.it nel corso del 2014, 2015 e 2016. JobPricing è stato utilizzato da circa 500.000 utenti, e il database di profili retributivi è costituito da circa 250.000 osservazioni. Le classifiche sono state elaborate tenendo esclusivamente come riferimento la Retribuzione Annua Lorda (RAL). Per ottenere la retribuzione media di ogni provincia si è considerata la composizione di dirigenti, quadri, impiegati e operai all’interno della provincia stessa, ottenuta tramite l’elaborazione dei dati trimestrali sulle Forze di Lavoro (fonte Istat).
Tornando alla classifica, Roma è distanziata dalla città dell’Expo e si porta al decimo posto migliorando di una posizione il suo piazzamento del 2015 con 30.685 euro. Tra i due anni di riferimento dell’indagine, il panorama migliora in Toscana, Campania, Umbria, Abruzzo, Sardegna e Calabria, che riescono a esprimere ora un migliore rapporto con il reddito medio nazionale, pur restando nella parte inferiore della classifica. La Toscana, d’altra parte, offre all’analisi anche i campioni di dinamismo di quest’anno: sono infatti Siena e Pisa le province che compiono i maggiori progressi (rispettivamente +15 e +13 posti sul 2015).