Si chiama PEC (Pianificazione di Emergenza Comunale) l’ultima trovata degli inquilini di Piazza Umberto I a Bassano Romano. Non tanto il lato puramente tecnico del piano – che ogni Comune è obbligato dal 2012 a possedere – e che ha trovato ampia condivisione nell’ultimo Consiglio, quanto piuttosto il suo lancio propagandistico.
Il sindaco Maggi e soci, infatti, mistificano la realtà non affermando il vero. Si sono “venduti” il PEC come una conquista amministrativa, hanno incantato i cittadini affermando che “il PEC è stato fortemente voluto da questa Amministrazione comunale” facendolo apparire come una sapiente manovra, come un gesto di buona politica amministrativa. Come fortemente voluto da questa Amministrazione oomunale…
Era un obbligo di legge dal 2012. Anzi la Regione Lazio ha intimato ai sindaci con lettera dell’8 settembre scorso di dotarsi di un PEC entro il 5 Dicembre. Non era una facoltà, era un obbligo. E in provincia di Viterbo, Bassano era uno dei 28 paesi che non lo aveva ancora.
In più hanno omesso di dire che a fronte dell’approvazione in Consiglio comunale – avvenuta per la cronaca con voto unanime, segno che questa assise per le questioni che contano è responsabile: eccome se lo è – sarebbe stato corrisposto un contributo variabile (a seconda della popolazione Istat 2015) tra gli 8500 ed i 10mila euro, rispettivamente sotto o sopra i 5000 abitanti.
Ma capisco perfettamente che la giunta Maggi, avendo studiato in modo approfondito la comunicazione, sappia esternare solo quello che fa più comodo a loro, non divulgando completamente alla popolazione ciò che, invece, andava divulgato. Dopo le svariate gaffe su Prefettura, ordinanza sulla potabilità dell’acqua, arriva puntale quindi un’altra perla dei nostri governanti. E non sarà neppure l’ultima…
Alfredo Boldorini
Consigliere comunale di Bassano Romano