E quindi la macellazione è l’unica attività considerata non solo legale ma perfettamente legittima e normale che però non può essere mostrata pubblicamente in tv. Strano.
L’altra sarebbe il sesso che però rimane sempre avvolto nel peccato e non passa che per canali mediatici di nicchia, pertanto non conta. Ciò che succede al mattatoio è invece ritenuto nobile e giusto dalla collettività, ma a patto che nemmeno una goccia di sangue, un pelo torto ci vengano mostrati, lo stesso per quanto riguarda la vivisezione: “E’ necessaria e a fin di bene ma non fatemela vedere che mi impressiono, eh…”, mi ricorda il modo di agire dei colletti bianchi che affidano il lavoro sporco a gente di cui non vogliono sentire neanche la puzza da lontano.
La tortura sugli animali è legale ma solo in appositi luoghi lontani, nascosti, fuori dalla vista del consumatore, della serie “prendo vitella, ma voglio un lavoro pulito: mi raccomando”.
Mentre tutto ciò avviene come pura sanguinaria routine, e gli agnelli viaggiano urlanti verso una morte cristiana in tutta tranquillità per le strade d’Italia, ecco che gli eroi animalisti di Striscia vanno a puntare il dito contro Rosario Muniz perché ha toccato le palle a un cane in un video.
Questo e molti altri pensieri (tetri e non) di Fulvio Venanzini, si possono trovare sul suo blog “Inquietologia”, piattaforma WordPress