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Insegnare il “cibo” alle nuove generazioni

Coldiretti Civita Castellana invita 400 studenti a scoprire come si fanno gli alimenti

Giovani studenti all'opera

Giovani studenti all’opera

È proprio vero che “siamo” quello che mangiamo, dunque è importante sapere e capire da dove provengono e come sono fatti i cibi che ogni giorno troviamo sulla tavola. Alimenti semplici e genuini che fanno parte del nostro bagaglio culturale e che rappresentano le eccellenze della nostra cucina. Nella Tuscia ci sono molti alimenti tipici che compongono la base di una sana e buona alimentazione, ma da dove vengono e come sono fatti questi prodotti? Proprio per rispondere a queste domande e per fare informazione presso le giovani generazioni, sempre più attaccate alla distante realtà del web, Coldiretti ha organizzato un incontro con i ragazzi di Civita Castellana.

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Mauro Pacifici, Coldiretti Viterbo

Circa quattrocento studenti delle elementari e medie della cittadina viterbese sono stati coinvolti infatti alla scoperta degli alimenti, delle materie prime, degli insaccati e degli impasti e del lavoro necessario per rendere rigoglioso un orto. Un vero e proprio viaggio, guidati dalla sapiente esperienza professionale degli uomini della Guardia di Finanza, nella conoscenza dei prodotti e delle etichette per diventare consumatori consapevoli e informati. È stata baciata dal successo l’iniziativa didattica promossa dalla locale sezione Coldiretti che a Civita, in pieno centro cittadino, ha allestito un accattivante percorso formativo attraverso gli stand illustrativi delle aziende Capati, La Lumaca di Santa Susanna, Riganelli e Cupidi. La postazione più visitata, manco a dirlo, è stata quella dell’orto, riprodotta come sintesi plastica dimostrativa del primo orto urbano mai avviato in provincia di Viterbo. È quello che si trova in località Pichinori-Sassaci. Un ettaro di terra incolta che due anni fa è stata dissodata, lavorata e riconvertita in novanta orti a gestione domestica su iniziativa del Comune, della Coldiretti e del Rotary Flaminia Romana. Gli spazi di quel terreno sono stati assegnati ai richiedenti a titolo gratuito, accordando una corsia preferenziale alle famiglie in condizioni di disagio economico il cui numero è vertiginosamente salito negli ultimi anni per effetto della crisi del comparto della ceramica.

L'incontro didattico a Civita Castellana

L’incontro didattico a Civita Castellana

Un orto domestico in piena regola, dove tante famiglie di Civita producono per il proprio fabbisogno e che è persino dotato di un vascone di raccolta che, collegato a un impianto di irrigazione a goccia, garantisce uniforme distribuzione di acqua sull’appezzamento. “Un esperimento indovinato, che ci obbliga a programmarne altri. Ad essere sinceri non avevamo dubbi sulla riuscita – sottolinea il presidente della Coldiretti provinciale Mauro Pacifici – visto il successo anche della fattoria didattica che in estate abbiamo proposto a Viterbo, proprio nel cuore della città”. Dunque un’esperienza didattica davvero unica per i ragazzi di Civita Castellana, che adesso saranno più consapevoli e attenti nello scegliere i prodotti della Tuscia e non solo: un’iniziativa da replicare per rendere le generazioni future coscienti su quello che ogni giorno si mette in tavola. E quindi nello stomaco.

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