16112024Headline:

Follie dal Giappone, la donna in bottiglia

Nuove soluzioni elettroniche, per avere relazioni stabili e durature con ragazze consenzienti

Ecco la donna perfetta in bottiglia

Ecco la donna perfetta in bottiglia

Si chiama Azuma Hikari la nuova ragazza virtuale, proveniente dal mondo degli Anime giapponesi, capace di soppiantare una donna in carne ed ossa. I dati sono chiari: più del 32% degli uomini non hanno tempo o voglia di cercare relazioni stabili e reali. La solitudine è la migliore compagna per tanti. Ma non sempre fa bene. E allora ecco, che Taro Minoboshi, con l’aiuto di Smazon Echo, ha creato Gatebox, la prima ragazza virtuale che può interagire con il prossimo. Hikari vive in un cilindro di vetro ed è collegata ventiquattro ore su ventiquattro ai tuoi dispositivi mobili, mediante rete internet. Lei è in comunicazione con te è capace di svegliarti la mattina, ricordarti gli appuntamenti della giornata, chiederti come stai e aspettarti al rientro dal lavoro.

Una piccola geisha, obbediente e servizievole che sempre più richiama lo stereotipo di una donna servile e devota. Tale invenzione l’avevamo già vista nel film “HER” di Spike Jonze dove un fantastico sistema interattivo, con la voce carnosa e sensuale di Scarlett Johansson, in breve tempo, rendeva gli essere umani alieni da qualsiasi forma di relazione reale. È possibile che un sistema elettronico rimpiazzi una relazione fatta persone in carne ed ossa? Sembra proprio di sì, in un certo senso già sta succedendo quando ci sia avventura nel mondo dei social. Chi non si è mai “perso” dietro ad un profilo Facebook accattivante o a una voce al telefono seducente? Il problema, poi, è che quel tale umano di solito non corrisponde a realtà.

Hikari, invece, cento per cento virtuale, tutta bite e colori, è capace di crescere e adattarsi al proprio interlocutore e offrire tutte le stabilità e certezze di una relazione stabile e amorevole. Insomma, questa ragazza-ologramma è più affidabile di una donna vera. Per il momento Gotebox, solo in Giappone e negli stati Uniti,  è stato prodotto in 300 esemplari per un costo che si orienta su 2,600 dollari. La richieste ci sono e l’esperimento, basato, ricordiamocelo, su una domanda e una consistente fetta di mercato, continua ad andare aventi e creare nuove possibilità di relazioni. Guardatevi il video:https://www.youtube.com/watch?v=nkcKaNqfykg

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