Italo Leali, direttore artistico del Cubo Festival
Cubo Culture Festival 2016, bilancio più che positivo. È terminata domenica scorsa la quarta edizione della kermesse organizzata dall’associazione Arca, che per cinque giorni ha proposto più di 50 eventi culturali di alto livello, completamente gratuiti, nella splendida cornice del borgo di Ronciglione. Numeroso il pubblico accorso agli appuntamenti che hanno riscaldato il cuore del paese cimino in questi giorni pre-natalizi. Tanti, anche i nomi della cultura italiana che si sono messi in gioco volentieri con il Cubo firmato da Italo Leali&co.
Proprio il curatore artistico del festival traccia il bilancio finale di questa edizione. “È andata estremamente bene e siamo felicissimi per questo risultato – commenta raggiante Italo Leali -. Siamo contenti perché i grandi nomi della cultura italiana che sono venuti a Ronciglione si sono innamorati del paese e del progetto, dando la loro disponibilità a collaborare in futuro con il festival: Magrelli si è reso disponibile a curare la sezione poesia, Polito quella giornalistica, Fassari il teatro e Antonio De Feo il cinema: in questo modo si è creato un importante comitato scientifico a Ronciglione’’.
“Cercheremo per le prossime edizioni – continua – di sviluppare di più la parte delle arti visive (installazioni e architetture), basti pensare al successo che ha avuto la mostra di quadri di Roberto Ferri e di altri importanti autori del figurativo italiano. Per il cinema, la nostra grande soddisfazione è quella di aver riportato la settima arte in una paese dove era sparita da più di trent’anni, offrendo cinque giorni di proiezioni gratuite di film in anteprima, insieme a corsi e laboratori aperti a tutti. Pensate che è venuta pure Rai Cinema”.
“L’unica pecca – ammette – è che siamo arrivati un po’ tardi con la promozione pubblicitaria fuori paese, ma cercheremo di migliorare questo aspetto nelle prossime edizioni’’.
Neanche il tempo di rifiatare che già si pensa al futuro e ai nuovi progetti in cantiere. “Visto il successo di quest’anno, abbiamo deciso per il prossimo – rivela Italo Leali – di creare una piccola sezione a inizio estate, sempre qui a Ronciglione, perché è stata proprio la gente a chiedercelo. Chissà che in futuro non riusciremo a costruire un distretto territoriale con gli altri comuni della zona, in modo da sviluppare il festival anche nelle località qui vicino, come Caprarola, Sutri o Capranica’’.
Alessandro Giovagnoli, sindaco di Ronciglione, con l’organizzatore Italo Leali
“Il Cubo Festival – sottolinea il curatore artistico – è una creatura che ha solo 4 anni, venuta su quest’anno con poco più di 20.000 euro, ma nonostante questo è riuscita a farsi strada: è di lunedì la notizia che siamo arrivati terzi in graduatoria per il bando regionale ‘Io Leggo’, aggiudicandoci altri 20.000 euro di finanziamenti (a differenza di qualche eccellente escluso non pervenuto…). Alla Regione abbiamo presentato un nuovo progetto su cui stiamo lavorando già da oggi: fare un concorso letterario per i detenuti nei penitenziari, in collaborazione con il Garante delle carceri del Lazio. Tutto il materiale raccolto verrà poi pubblicato da Historica Edizioni di Francesco Giubilei, il più giovane editore italiano. Uno che ha pubblicato il primo libro a 16 anni e ora a 24 ne ha alle spalle quasi trecento”. Mica pizze e fichi.
Spazio poi ai ringraziamenti di rito. “Il Cubo Festival ha avuto una crescita esponenziale in questi anni – precisa Leali – grazie a dei professionisti del settore che si sono prestati per creare una realtà culturale di alto livello nel territorio. Questo è stato possibile grazie anche all’aiuto di importanti partner nazionali come UnipolSai e Coop”. “Un ringraziamento speciale – conclude – va anche alla Banca di Credito Cooperativo e alla Fondazione Carivit, che ha sposato la nostra iniziativa fin dal primo giorno. E al Comune di Ronciglione ovviamente, con cui è veramente un piacere collaborare’’.
Dalla Cimina, intanto, già si sente cantare: ”Cubo torna, ‘sta cas aspetta a teeee…” .
