Come la fine di un incubo. Nella domenica forse più difficile di questo scorcio di stagione. La Viterbese che torna oggi ad allenarsi lo fa con spirito diverso rispetto alle ultime settimane, lo fa dopo il successo sulla Carrarese, arrivato dopo un digiuno di sei domeniche che sembrava non dovesse finire più. Lo fa con il sorriso sulle labbra per questi tre punti che pesano tantissimo e non solo per la classifica che comunque ne trae grosso giovamento.
Adesso all’orizzonte dei gialloblu di Giovanni Cornacchini (del quale adesso sono tornati a parlare bene tutti, anche quelli che fino al primo pomeriggio di domenica ”tifavano” per il suo esonero) si concretizza una serie di partite difficili se non proibitive, contro le più quotate avversarie del girone. Un mese di dicembre che il calendario si è divertito a creare dall’alto indice di difficoltà per la truppa del patron Camilli, ma tant’è, dopo essere usciti dall’incubo, si può lavorare con serenità e con un pizzico di fiducia in più. E poi, non è detto, anzi, che questa squadra tanto bistrattata a cavallo tra ottobre e novembre, non riesca a tornare a sorprendere proprio contro le cosiddette grandi.
“Un avversario alla volta – raccomanda Giovanni Cornacchini – ed allora iniziamo a pensare alla trasferta di domenica sul campo della capolista. Sembra un discorso chiuso per noi, ma la coscienza di avere il pronostico chiuso non ci impedirà di cercare di preparare al meglio anche il viaggio ad Alessandria. Il successo sulla Carrarese? È stata la vittoria voluta dai ragazzi che hanno voglia di lottare per la Viterbese. Malgrado lo svantaggio iniziale, la squadra dopo un comprensibile momento di apnea, ha reagito nel modo giusto riuscendo a fare una gara intelligente, dove tutti si sono sacrificati per la stessa causa. Ero sicuro che ci sarebbe stata la reazione giusta da parte dei ragazzi e confidavo che il nervosismo registrato così è stato”.
Piero Camilli ha speso parole di apprezzamento nei confronti del tecnico che egli stesso ha scelto la scorsa estate, tra l’altro sottolineando il coraggio dimostrato nel non convocare tre giocatori che si erano mostrati non all’altezza della situazione durante la settimana. C’era da mandare un segnale al gruppo e l’imput pare sia arrivato preciso e puntuale a destinazione, anche se non sembrano da condannare quelle perplessità da più parti esternate sulla tempistica del provvedimento che ha rappresentato un rischio molto alto in un momento delicatissimo.
La squadra, come già detto, riprende ad allenarsi oggi pomeriggio allo stadio Rocchi. I discorsi saranno tutti impostati sulla trasferta di domenica sul campo della imbattuta (ed imbattibile?) capolista Alessandria dove la Viterbese spera di potersi presentare con la disponibilità di qualche uomo in più rispetto ai diciassette di ieri l’altro. Sicuramente si può contare sul recupero di Matias Cuffa che ha scontato la squalifica, potrebbe essere il giorno dell’esordio nel calcio italiano per Joachim Mununga (se, come si spera e come si crede, arriverà in tempo utile il nulla osta da Israele) e da oggi dovrebbe tornare ad allenarsi Stefano Scardala. Vedremo come evolve la situazione dei tre non convocati (Bernardo, Fè e Pini), mentre non sono previsti i recuperi degli altri infortunati: Sforzini, Cruciani, Pandolfi e Paolelli.