Il primo luglio 2017 sapremo se “Agenzia delle Entrate e Riscossione” il nuovo ente pubblico economico, sarà diverso non solo nella forma ma nella sostanza da Equitalia che ha sostituito. Quindi, quello che apparentemente oggi assomiglia ad un dovuto condono fiscale potrà rivelarsi in un moderno strumento di riscossione delle entrate che si avvalga di banche dati incrociate accedendo ai database dell’Inps; per cui conoscendo in tempo reale la situazione finanziaria del debitore, si potranno evitare spiacevoli doppioni o disguidi, con plauso e soddisfazione di tutti.
Quindi tutto bene; ma siccome al solito il governo non considera che oltre allo Stato esistano altri enti autonomi come i Comuni, da rispettare, fa qualche danno. Infatti, in linea generale, la definizione agevolata delle multe, con il condono di quanto dovuto per interessi, riguarda anche la metà circa dei Comuni che si vedranno mancare in bilancio risorse che avevano postato a fronte di uscite; saranno buchini e buchetti nei bilanci comunali che lo Stato sarà tenuto a rimborsare, proprio perché non di sua competenza.
Infatti, dal 2011 ad oggi, cioè dal momento in cui i Comuni potevano lasciare Equitalia, 2.539 lo hanno fatto e quindi sono fuori dall’ambito della sua rottamazione ed i loro cittadini debitori non riceveranno alcuno sconto; gli altri Comuni si vedranno le proprie entrate presunte tagliate proprio perché i propri cittadini godranno di tali sconti. Insomma, come ormai troppo spesso accade, ad ogni provvedimento legislativo se ne aggiunge subito un altro di correzione, perché come stavolta, il cucù ad Equitalia ha comportato proprio problemi di equità, discriminando i cittadini sulla base del Comune di residenza ed i Comuni sulla base delle minori entrate.
La Premiata Pasticceria Renzi è sempre aperta!
Francesco Chiucchiurlotto
Delegato Anci per i piccoli Comuni