Scrive Marinella Correggia: “Immagino che la maggior parte di noi, vegetariani ecologisti non violenti e di sinistra, abbia tifato per Jill Stein rispetto alle elezioni tenutesi nella dittatura internazionale statunitense (dittatura perché decide per il resto del mondo). Personalmente penso che fra il colera e la peste, Jill fosse l’acqua pura. Magari l’odio legittimo per l’ipocrita e politically correct, perbenista assassina di guerra Killary ha preso la mano a qualcuno di noi. In un certo senso, Killary e Trump presentano in modo complementare le caratteristiche di un perfetto mostro. E immagino che alla fine le loro politiche non sarebbero poi tanto diverse, sempre degli Usa si tratta. Clinton: guerrafondaia, ipocrita, globalizzatrice ed espressione dei poteri forti. Trump: mitra per tutti, evasione fiscale, esaltazione della ricchezza, muri antimigranti. In ogni caso si tratta di costruire un’alternativa che escluda proprio le caratteristiche salienti e complementari di quei due figli del privilegio crudele”.
Quanto durerà davvero la presidenza Trump?
Una rilettura originale del voto negli States da parte di Paolo D'Arpini
Rispondo: Cara Marinella, certo abbiamo tifato per Jill Stein ma siamo pragmatici ed osserviamo la situazione per come è andata configurandosi e ragioniamoci sopra ma – per non divagare troppo – analizziamo un solo punto.
La Clinton da fautrice della guerra continua qual è ha bisogno di tenersi buoni i neri e gli ispanici perché all’occorrenza fungono da carne da cannone da usare nelle varie campagne militari (l’abbiamo visto in grande sia nella seconda guerra mondiale che in Vietnam, ma anche nelle altre “guerricciole”), se dovesse scoppiare una guerra con la Russia la carne da cannone serve ed in abbondanza, da qui una politica più aperta verso i migranti e verso le minoranze povere. Ricordo che anche in Italia, quando il sud era (e lo è ancora) terra di frontiera forniva il maggior numero di volontari nell’esercito, nei CC, nella polizia, nelle varie armi… In parte è ancora così ed in parte – oggi che non è ieri – ci sono già delle proposte governative di concedere la cittadinanza ai migranti che accettano di svolgere il servizio militare in Italia.
Tutte queste cose ci fanno capire che qualcosa di grosso bolle in pentola nella cucina dei maghi della grande finanza sionista. Ma negli USA come nel resto del mondo occidentale esistono forze economiche diverse da quelle della grande finanza bancaria sionista, esiste la grande, media e piccola imprenditoria, quella che fa “l’economia reale” e che produce i beni, sia i beni necessari alla vita ma anche quelli inutili del consumismo. E cosa vuole questa altra economia (rappresentata da Trump)? Una società che possa reggere ed assorbire la produzione, quindi spinge verso la “ricchezza”, verso il consumo, verso la difesa dei privilegi acquisiti, e questa è anche la politica – fino agli anni ‘50 del secolo scorso – tipica degli States.
Ora cosa succede? Una espansione dell’economia delle banche e della alta finanza (virtuale) non può continuare troppo a lungo pena l’atrofia produttiva, quindi serve o una bella guerra oppure – come potrebbe avvenire con Trump presidente- un periodo di ricompattamento interno della società produttiva (che si chiude in se stessa per riorganizzarsi nella propria casa). La vittoria di Trump significa che questa seconda opzione è risultata vincente nell’inconscio della popolazione americana e quindi Trump ha ottenuto la poltrona.
Quanto durerà? Dipende da una serie di situazioni e circostanza che si verranno a creare nel frattempo. Alcuni paventano una escalation militare in Siria ed in Ucraina per far trovare la presidenza Trump nelle peste. Altri – più ottimisti – prevedono che Trump verrà lasciato governare per un certo periodo di tempo, in modo da resettare la società americana nei suoi vecchi “ideali storici interni” (stile far west): questo in attesa del successivo salto in avanti (inspirazione – espirazione) in cui la finanza virtuale riprenderà il controllo diretto della situazione (non che lo lascerebbe comunque mai, ma per un po’ resta un controllo dietro le quinte).
Altri ancora più ottimisti prefigurano un incidente di percorso per Trump che alla prima legge sgradita ai poteri forti porterà alla soluzione sommaria del solito pazzo che gli spara per strada (come avvenne a Kennedy il momento in cui decise di restituire al Tesoro la facoltà di emettere moneta sovrana, togliendo questo “privilegio” alla FED che – come ben sai – è una banca privata controllata dalla grande finanza bancaria sionista ed apolide, la stessa che controlla la BCE).
Insomma per gli amanti della “democrazia” ci sono buone speranze che il mandato di Trump duri poco. Ma questo non significa che sia a portata di mano “quell’alternativa che escluda proprio le caratteristiche salienti e complementari di quei due figli del privilegio crudele…” da te auspicata. Credo che la specie umana non sia ancora matura per questa opzione, forse sarà necessaria una estinzione di massa ed un nuovo inizio. Quando, come, perché? Non lo sappiamo, sono però fiducioso che l’intelligenza infine trionferà.
Paolo D’Arpini
Portavoce European Consumers Tuscia
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