Qualche giorno fa il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, dichiarò all’Adnkronos che la Tuscia è una terra ancora tutta da scoprire. Ma c’è invece chi già ben 27 anni fa l’ha conosciuta e addirittura se ne è pure innamorato tanto da lasciare tutto, trasferirsi e aprire un’attività. Si tratta della coppia di tedeschi Mocca e Fritz Metzeler che oggi, grazie ai prodotti d’eccellenza della loro azienda agricola Villa Caviciana, vantano anche un riconoscimento prestigioso sul Gambero Rosso.
La scelta di vivere e lavorare a Grotte di Castro nasce dalla passione e dall’amore dei due tedeschi verso i sani e gustosi prodotti della terra Viterbese. “Villa Caviciana ha come vocazione la produzione biologica di vino, olio e miele – scrive il Gambero Rosso -. E di salumi artigianali fatti con le carni del proprio allevamento di suini di cinta senese e mangalitza”. Proprio i salumi prodotti dai tedeschi sono stati giudicati dal gruppo editoriale esperto in enogastronomia tra i più buoni di Italia.
“Un crudo straordinario, eccellenza nella guida Grandi salumi – spiega il Gambero Rosso -. Guardando la fetta colpisce subito all’occhio la qualità e la pulizia del grasso. Qualità confermata dalla delicatezza delle note sapide al naso e dalla finezza che dimostra il palato. Molto buono anche il salame schiacciato, ottenuto da un impasto di carni condite con sale, pepe e aglio macerato nel vino di Villa Caviciana. Interessante la corona casareccia. Da provare anche la lonza, la spalla, la pancetta e le salsicce”.
Era il 1989 quando Mocca e Fritz Metzeler, carichi di passione e voglia di fare, decidono di abbandonare la Germania per andare a risiedere e lavorare nel piccolo paesino della Tuscia al confine con la Toscana. Da quel momento la loro azienda agricola è subito decollata: “Villa Caviciana – conclude il Gambero Rosso – è una fucina di bontà tutte italiane da far conoscere ai connazionali tedeschi”. “Sono salumi dal sapore ben diverso da quello che si può immaginare, delicatissimo, nulla dei sentori selvatici ai quali siamo abituati con i prodotti ovini”, è invece l’invito dei produttori all’assaggio.