Per avere successo di massa con un post ironico/battuta all’interno di facebook bisogna tener conto di alcune caratteristiche di base. Il post/joke in questione deve rispettare i seguenti parametri: deve essere innanzitutto riconoscibile, quindi trattare argomenti comuni a tutti e nei quali tutti si possano riconoscere (in questo senso, più banale e mediocre è e meglio è); poi deve essere unificatore e quindi non dividere il pubblico attraverso critiche e prese di posizione se non blandissime (temi religiosi, politici, etici e sessuali, sono pertanto sconsigliati); deve essere ruffiano affinché ogni lettore si senta speciale e arguto quando invece è un mediocrissimo conformista; inoltre, fondamentale questo, deve avere come bersaglio un nemico indefinito, anonimo e astratto (es. il caldo, le zanzare, le stronze, l’egoismo, il terrorismo, l’ipocrisia etc.) e mai fare i nomi, caratteristica che sintetizzerei con l’aggettivo blando.
Inoltre, bonario, come una battuta sul Papa che parla romanesco, per ottenere uno sfottò rispettoso delle istituzioni ma che diverta ogni membro della famiglia; rassicurante, perché lo status quo deve essere comunque difeso e si deve far in modo che il pubblico si faccia una breve risata sulla sua condizione ma poi torni a lavorare 8 ore al giorno convintissimo che questo sia giusto e doveroso e che il sistema funzioni bene ma potrebbe andare meglio e “tanto vale farci due risate sopra”; brillante, conservando quel minimo di acume che possa stupire una maestra d’asilo ma senza eccedere, sempre nel rispetto dei parametri ministeriali; infine, innocuo come la pettinatura di un parlamentare.
Ecco pertanto 5 semplici regole da seguire per farcela:
1 – mediocrità: trattare temi accessibili a tutti e adatti a famiglie (amore/romanità/quotidianità/etc).
2 – serialità: ripetere lo stesso format in serie a mo’ di tormentone (es: “io ti amavo ma…”) servendosi di iterazione per ottenere impatto e riconoscibilità immediata.
3 – attualità: segliere soggetti e temi in voga per la propria “satira”, vedi “L’Isis minaccia”.
4 – attrattività: curare a dovere l’impianto grafico che oltre ad attirare la massa è la vera forza della comicità social (vedi Lercio), dove il testo conta quasi nulla.
5 – innocuità: rimanere su un livello satirico base, superficiale di mero commento della realtà, dallo scopo consolatorio e non contestatorio o sovversivo dello status quo, e che sia quindi fondamentalmente bipartisan, destinato a unire più che dividere.
Questo e molti altri pensieri (tetri e non) di Fulvio Venanzini, si possono trovare sul suo blog “Inquietologia”, piattaforma WordPress