Villa Lante
Un vero e proprio spot per invogliare i turisti a visitare Viterbo, ma anche parole che sono una dichiarazione d’amore di un primo cittadino per la sua città. “Questo è un territorio dove c’è cultura, dove c’è storia, dove ci sono monumenti, dove c’è un quartiere medievale. Poi ci sono il paesaggio, che ha ancora una sua integrità, e l’enogastronomia legata fortemente al nostro territorio, alla nostra identità. La Tuscia è un’isola ancora misteriosa, un territorio tutto da scoprire”.
Parole e musica di Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo, che due giorni fa ha rilasciato all’agenzia di stampa AdnKronos un’intervista in cui ha magnificato le attrattive di Viterbo e della sua provincia. Senza nascondersi dietro a un dito, ha anche ammesso che non sempre tanta bellezza è stata sfruttata e valorizzata a dovere. “La Tuscia si è mantenuta un po’ fuori dai grandi flussi turistici, che hanno interessato la Toscana e l’Umbria”, ammette Michelini. Che però poi rilancia. “Il nostro è un territorio da scoprire perché ha una sua originalità, una sua unicità, non è stato alterato da attività industriali e di turismo di massa – aggiunge nell’intervista rilasciata all’importante agenzia di stampa -. È un territorio che si visita con piacere e anche con il senso della scoperta”.
Secondo il primo cittadino, è il turismo di nicchia che va promosso. Come quello dei giardini storici, per cui il Comune di Viterbo, insieme alla Regione Lazio, ha anche realizzato una guida in inglese e in Italiano. “Noi promuoviamo il tour dei giardini storici della Tuscia, i giardini rinascimentali del ‘500-‘600: Villa Lante, Bomarzo, Palazzo Ruspoli e Giardino Orsini – spiega -. Questi quattro giardini sono rimasti integri nel disegno, non hanno subito alterazioni nel corso dei secoli. Non sono giardini ristrutturati, hanno una loro unicità”. Detto da un ingegnere, bisogna fidarsi per forza, anche se le polemiche sulla gestione (specie per ciò che concerne l’apertura al pubblico) di Villa Lante a Viterbo sono pane quotidiano.
Leonardo Michelini
Non poteva mancare nell’intervista all’AdnKronos il cenno agli Etruschi e al Distretto dell’Etruria. “Promuoviamo la Tuscia in maniera allargata con partenza dagli Etruschi, per quello che riguarda la civiltà, la cultura e il costume – afferma -. Gli Etruschi erano una civiltà molto aperta al dialogo, all’inclusione di culture diverse dalla propria. Abbiamo un nostro progetto che si chiama Experience Etruria, che è un progetto che abbiamo presentato all’Expo l’anno scorso e fatto insieme a Comuni importanti come Orvieto e Chiusi.Da questo punto di vista abbiamo avuto un grosso risultato in termini di aumento delle presenze turistiche nella nostra città: nel 2016 abbiamo avuto un incremento di oltre il 20% rispetto al 2015. Lo scorso anno abbiamo avuto 185mila presenze in albergo”.
Infine, il sindaco di Viterbo illustra i programmi natalizi per richiamare turisti, con il centro storico che si trasformerà in un Christmas Village targato Caffeina. “Ci saranno manifestazioni con bancarelle artigianali, il grande presepe nel palazzo Papale di circa 700 metri quadri, una fabbrica del cioccolato e dei giocattoli artigianali e il grande lago ghiacciato nella piazza del Duomo – annuncia -. All’interno del chiostro del Vignola, poi, dentro la bellissima basilica intitolata alla Madonna della Quercia ci sarà una mostra dell’artigianato natalizio. E’, inoltre, prevista la riapertura del museo degli ex voto, che comprende 226 tavole di pregio artistico. L’associazione dei commercianti organizzerà inoltre come ogni anno eventi natalizi”. Insomma, secondo Michelini, sono molte le motivazioni per venire a Viterbo. Specie sotto Natale. “Arte, cultura, paesaggio – conclude – e poi mangiare bene che è il completamento della visita”.
