Il mercoledì è il canonico giorno dell’udienza generale del Papa. Con qualunque tempo e in qualunque stagione, i fedeli possono ascoltare e vedere il Pontefice. Ma quella di ieri è stata decisamente una giornata poarticolare per gli uomini del 3° Reos (Reggimento elicotteri operazioni speciali) dell’Aves e per i ragazzi speciali di Juppiter, recentemente “gemellati” attraverso una maglietta di colore nero con la scritta “Be different”. In una piazza San Pietro splendida e baciata dal sole, il folto gruppo composto dai militari viterbesi e dagli ospiti della comunità di Capranica (guidati, rispettivamente dal comandante Andrea Di Stasio e dal presidente Salvatore Regoli) hanno vissuto momenti di grande intensità ed emozione.
Papa Francesco, infatti, dopo il tradizionale discorso, è scesa dal palco e si è avvicinato al colonnello Di Stasio che gli ha donato un quadro con due pergamene (quella con la storia del Reos e un’altra con la storia dell gemellaggio con Juppiter), una maglietta nera “Be different” e il modellino di un elicottero da mettere sulla scrivania. Sembrava che l’incontro si fosse concluso e invece il comandante Di Stasio, contravvenendo alle regole del rigido cerimoniale pontificio, ha chiesto al Santo Padre di fare una fotografia con tutti gli uomini del Reggimento. Sarebbe stato un po’ complicato per il Pontefice arrivare nel luogo dove si trovavano i soldati viterbesi, ma ci hanno pensato loro a risolvere la situazione scavalcando le transenne (sotto gli sguardi preoccupati della vigilanza) e posando per la foto con Francesco che aveva dato l’ordine di lasciarli passare.
“Un momento di grandissima commozione – commenta il comandante Di Stasio – che rimarrà nel cuore di tutti noi e dei nostri familiari che ci hanno accompagnato in una giornata storica per il reggimento. L’udienza con il Santo Padre – aggiunge – ha rappresentato un’occasione unica di avvicinamento ai valori cristiani che da sempre costituiscono una pietra miliare nella vita di ciascun militare”. Il richiamo alla Fede ed alla gratuità della Misericordia Divina ha costituito il tema principale dell’udienza, in un’epoca in cui l’illusione della ricchezza materiale rende povero lo spirito e sempre più lento l’avvicinamento a Cristo. “Essere strumenti di misericordia – ha scandito Papa Francesco – farà più bene a noi che agli altri”.