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“In un anno, zero reati e nessuna denuncia”

Il vice prefetto Grillo rassicura, ma in Comune l'opposizione insorge: ''Create un ghetto''

L'incontro in terza commissione con il vice prefetto Salvatore Grillo

L’incontro in terza commissione con il vice prefetto Salvatore Grillo

L’integrazione tra i viterbesi e i migranti è possibile, lo dicono i dati. Per lo meno lo dicono quelli riportati ieri mattina in quarta commissione consiliare, convocata proprio per parlare di immigrazione, dal vice prefetto vicario di Viterbo Salvatore Grillo. ”È poco più di un anno che sono qua a Viterbo – dice – e in questi 14 mesi non c’è mai stato un solo problema con i migranti. nessuno di loro ha causato danni a qualcuno, nessuno che abbia dato fastidio a qualche persona o che abbia rubato. Non ci sono denunce. Questi sono fatti”. Nessun reato, nessuna criticità, dunque, nei rapporti tra stranieri e viterbesi. Neanche a via Emilio Bianchi, in pieno centro di Viterbo, dove “ci sono solo 28 persone – chiarisce il vicario -, tutte donne e un uomo con una bimba di otto anni”. Smentite, dunque, dalla Prefettura le segnalazioni dei cittadini secondo cui all’interno del Cas di via Emilio Bianchi ci sarebbe stata una concentrazione maggiore di migranti, donne e uomini.

Dopo l’annuncio di ieri mattina, sempre in quarta commissione, sull’arrivo a breve di 60 migranti che saranno ospitati nel Cat (Centro di accoglienza temporanea) nel parcheggio della ex Fiera di Viterbo, sulla Cassia Nord, Grillo rassicura: i controlli e la vigilanza saranno rafforzati. “La ex Fiera sarà uno degli obiettivi dove ci sarà maggiore vigilanza – afferma -. Saranno assicurate garanzie di sicurezza. Non posso dire che non succederà nulla, magari quello che non è accaduto in questi mesi si verificherà domani, ma questo sta nelle cose. Però posso assicurarvelo: da parte delle autorità ci sono tutti gli scrupoli e le garanzie possibili in relazione a queste situazioni. Episodi di tensione e conflittualità dovuti a promiscuità tra persone di diversa etnia e religione possono capitare, certo, ma questo non è un buon motivo per dire che non possiamo accogliere queste persone. Cerchiamo invece di accoglierli e di stemperare le criticità”.

L'allestimento dei moduli abitativi presso il parcheggio dell'ex fiera di Viterbo

L’allestimento dei moduli abitativi presso il parcheggio dell’ex fiera di Viterbo

L’opposizione però non è d’accordo. “Create dei ghetti, è il modello che è sbagliato” attacca Giulio Marini di Forza Italia. “Mettete le persone al posto degli elefanti del circo (che ha sostato spesso in quell’area, ndr), così l’integrazione è impossibile” commenta Gianmaria Santucci. Mentre Luigi Buzzi, che dopo l’incontro con il prefetto Rita Piermatti ieri aveva parlato di “campo profughi”, chiede che si passi al modello dell’accoglienza diffusa. “C’è differenza tra i centri di prima accoglienza e gli Sprar – chiarisce il vicario Grillo – perché i primi sono quelli in cui vengono accolti i migranti nelle fasi iniziali, mentre gli altri li ospitano quando queste persone non sono più sub iudice”. Da parte sua il sindaco Leonardo Michelini ha chiesto che il Cat alla ex Fiera di Viterbo possa venire utilizzato per il minor tempo possibile, ma è evidente che il fattore della temporaneità sarà ciclico: a breve arriveranno 60 migranti, poi sostituiti da altri 60, e così via.

Dal presidente della quarta commissione, Arduino Troili (Pd), arriva una proposta interessante: “Ospitiamo i migranti nelle caserme, a Viterbo ce ne sono diverse con ampi spazi liberi”. Marini rilancia: “Nel complesso dell’Aeronautica sono tanti gli appartamenti liberi”. Il problema però è procedurale e blocca queste ipotesi. “Ci abbiamo pensato – ammette Salvatore Grillo – ma ci sono troppe difficoltà burocratiche col ministero della Difesa”. E per far fronte all’emergenza servono posti disponibili subito. Come quelli offerti dalla società Mimosa, titolare dell’area parcheggio della ex Fiera di Viterbo dove verranno ospitati i migranti. Poco importa se i titolari delle aziende della zona hanno sollevato dubbi al riguardo: sulla Cassia Nord il Cat si farà.

I lavori sono partiti il 28 ottobre scorso, come annunciato da una lettera che la Prefettura, a firma proprio del vicario Salvatore Grillo, il 26 del mese scorso ha inviato al Comune. “Si comunica che il 28 ottobre 2016 avranno inizio nel parcheggio dell’ex area Fiera di Viterbo i lavori propedeutici all’allestimento del Centro temporaneo di accoglienza (Cat) ubicato a Viterbo, in strada Cassia Nord al km 88,2, di proprietà della società immobiliare Mimosa srl con la quale la Prefettura ha stipulato un contratto di locazione per quel terreno”.

Secondo la Prefettura, tali lavori “prevedono il posizionamento di moduli abitativi provvisori destinati alla prima accoglienza – si legge nel documento – di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale sul territorio della provincia di Viterbo”. I container sono 20, alcuni con servizi igienici interni e altri no. Due di questi monoblocchi saranno destinati proprio ad ambienti con doccia, antibagno completo di lavabo, boiler elettrico e impianto elettrico a norma.

“Nella stessa area – conclude la comunicazione della Prefettura – saranno realizzate inoltre, a cura della società Tecno Edil, le necessarie opere di urbanizzazione finalizzate a consentire l’allaccio dei moduli stessi alla rete elettrica, idrica e fognaria”. Insomma, i lavori stanno procedendo spediti e il campo è già quasi pronto. I primi 60 migranti che lo abiteranno arriveranno invece a breve.

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