Il mercato immobiliare riprende a tirare. Lo certificano i dati presentati da Confesercenti, Tecnocasa e dal gruppo Kìron riguardanti la situazione del mattone nei primi 6 mesi del 2016 in Italia e nella provincia di Viterbo. Nel primo semestre dell’anno le quotazioni delle abitazioni di Viterbo sono rimaste stabili. Gli investitori sono molto attivi in particolare nel centro storico della città dove si acquista sia per affittare a studenti e sia come casa vacanza. Con le stesse finalità si investe anche a San Martino al Cimino. Un quartiere apprezzato soprattutto da chi acquista la prima casa è Grotticella. L’analisi della domanda vede la maggiore concentrazione del trilocale (42,8%), seguita dal bilocale (30,2%). I potenziali clienti esprimono un budget fino a 119 mila euro per il 67,9% dei casi. In questa fascia di spesa la città di Viterbo supera la media nazionale.
”Rispetto agli altri anni, la situazione è totalmente cambiata – sottolinea Paolo Mecocci, consulente Tecnocasa -. Siamo finalmente fuori dalla crisi patologica che ha investito il mercato immobiliare. La normalizzazione riguarda anche Viterbo che, per gli ultimi dati positivi registrati, non fa eccezione rispetto alle altre città italiane”.
Ed ecco, in dettaglio, i numeri del capoluogo della Tuscia e provincia: il primo e il più significativo è un aumento del 4,8% di compravendita delle case, oltre alla diminuzione significativa dei prezzi degli immobili che dal 2008 al 2015 ha registrato una riduzione di circa il 50%. Dati positivi arrivano anche dall’età media dei compratori: un decisivo 36% è infatti tra i 18 e i 34 anni. Nel primo semestre del 2016 l’importo medio di mutuo nella Tuscia si è attestato a circa 108.400 euro. ”Oggi cominciamo a parlare di ripresa – dice Maurizio Castellani, consulente Tecnocasa responsabile dell’area di Viterbo e provincia -. I prezzi diminuiti della case, se non il loro stallo, non sono solo dei buoni segnali per il 2016, ma fanno bene sperare anche per gli anni futuri. La stabilità del costo della casa, quasi pari allo 0%, riguarda anche Viterbo. Soffrono invece ancora un po’ i piccoli centri”.
”Abbiamo lasciato la crisi alle spalle? No, ma stiamo iniziando a rinascere e un indice importante viene proprio dal mercato immobiliare – aggiunge Vincenzo Peparello, presidente provinciale Confesercenti Viterbo -. I dati positivi mostrano come c’è una generale ripresa di fiducia delle famiglie per gli investimenti e i consumi”.
Nella zona del centro storico si registra un mercato alimentato prevalentemente dagli investitori che acquistano abitazioni da affittare a studenti oppure da destinare a casa vacanza. Infatti negli ultimi anni sono in aumento sia i turisti che transitano su Viterbo per visitare la città e località circostanti sia gli studenti. La zona che si presta maggiormente all’acquisto della casa vacanza è quella di San Pellegrino. Le quotazioni del centro storico in questo momento sono contenute: per un bilocale si spendono mediamente tra 50 e 60 mila euro. Il quartiere di San Pellegrino è medioevale ed è caratterizzato da abitazioni risalenti al 1200 ed al 1300, apprezzate dagli amatori del genere che sono disposti a spendere tra 700 euro al mq per l’usato da ristrutturare e 1000-1100 euro al mq per le tipologie già ristrutturate. I valori arrivano anche a 1800-1900 euro al mq se le abitazioni sono ristrutturate, hanno l’affaccio sulle piazze principali (Fontana Grande, del Teatro, San Faustino, della Rocca) e sono impreziosite da affreschi o soffitti con cassettoni a vista. Gli investitori arrivano da Viterbo ma anche dalla provincia di Roma. Chi è alla ricerca della prima casa opta soprattutto per la zona di Forte della Rocca, Porta Romana e Pianoscarano quartiere costruito nel dopoguerra i cui valori possono andare da 1000 euro al mq per le soluzioni da ristrutturare fino ad un massimo di 1900 euro al mq per quelle in buono stato. Uno dei problemi che interessa il centro storico di Viterbo e che determina anche una minore domanda di prima casa a vantaggio di quella turistica è la bassa offerta di box e posto auto. Il mercato delle locazioni vede protagonisti gli studenti universitari, provenienti dal Lazio e dalla bassa Toscana. Apprezzano il centro di Viterbo perché vicino ad alcune facoltà, presenta canoni contenuti e locali per il divertimento. Costoro ricercano esclusivamente soluzioni arredate, con mobili di qualità e già dotate di collegamento internet; i canoni di un monolocale oscillano intorno a 300 euro al mese, quelli di un bilocale vanno da 330 a 350 euto, mentre i trilocali difficilmente superano 450 euro. Generalmente si stipulano contratti di natura transitoria della durata di 12-18 mesi.
Nella prima parte del 2016 nella zona di Grotticella, Pietrare, Carmine e San Martino al Cimino i prezzi sono ancora in diminuzione. Sul mercato si muovono investitori che si indirizzano su bilocali su cui investire da 40 a 60 mila euro acquistati per essere destinati alla locazione (in città sono presenti sia strutture universitarie e sia strutture militari) oppure per essere utilizzati come seconda casa. In quest’ultimo caso si opta per le soluzioni inserite all’interno del centro storico dei borghi come San Martino a Cimino che offrono particolari immobili storici. San Martino al Cimino è una frazione del comune di Viterbo che si trova a pochi chilometri dalla città, si tratta di un borgo del ‘600 (nella parte centrale) intorno al quale si è sviluppata un’area caratterizzata da ville, villette, casali e case coloniche, talvolta anche dell’800 o storiche in genere. Le quotazioni partono da 700-900 euro al mq per l’usato da ristrutturare e arrivano a 1200-1500 euro al mq per quello recente e in buone condizioni, mentre casali e rustici totalmente da ristrutturare costano tra 300 e 500 euro al mq.
Chi acquista la prima casa è interessato al quartiere Grotticella perché è molto residenziale, ospita palazzine di buona qualità ed è molto vicino al centro città. L’usato in buone condizioni costa 1500-1600 euro al mq, mentre le soluzioni da ristrutturare si valutano 1200-1300 euro al mq. In zona proseguono i lavori a Ponte dell’Elce, dove la richiesta di 2200 euro al mq è molto appetibile per le nuove costruzioni. Soluzioni di recente costruzione sono presenti al Roncone, zona di stampo prettamente residenziale e con un’offerta di qualità dove i valori delle abitazioni possono arrivare a 2000-2500 euro al mq vista anche la vicinanza al centro della città. Non lontano dal centro storico sorge il quartiere Pietrare (caratterizzato da tipologie simili a quelle di Grotticella) con valori medi di 1300-1600 euro al mq per un buon usato. Molto richieste le zone del Salamaro e Buon Pastore, caratterizzate da nuove costruzioni residenziali sorte negli ultimi anni e da un’ottima viabilità che consente di spostarsi facilmente senza rinunciare alla vicinanza con il centro della città. Chi ha budget più contenuti si rivolge ai quartieri popolari di Carmine e Salamaro, sorti nel dopoguerra e caratterizzati dalla presenza di immobili di edilizia economica che si scambiano a prezzi che partono da 500 euro al mq. Chi ama la tranquillità potrebbe optare per la frazione di Tobia, borgo immerso nella campagna circostante a Viterbo dove si trovano ville singole e soluzioni bifamiliari che si scambiano a prezzi medi di 1500-1800 euro al mq.
Sul mercato delle locazioni si assiste a una domanda sostenuta grazie alla presenza degli universitari e dei lavoratori fuori sede. I canoni si attestano a 320-330 euro per bilocali con posto auto incluso, 480-500 euro per trilocali e 500-550 euro al mese per i quadrilocali, di cui però c’è poca offerta; esiste anche una domanda, seppur contenuta, per ville e villette, che costano almeno 600 euroal mese. Prevalgono i contratti di natura transitoria di 12-18 mesi, sottoscritti sia dai lavoratori trasfertisti dell’ospedale e delle caserme limitrofe sia da giovani coppie e famiglie.