Era ora. Finalmente è stato raggiunto l’accordo per il prezzo del latte. Un tema particolarmente sentito dalla tante aziende che da mesi si stanno battendo per un adeguamento che rendesse remunerativa la vendita del prodotto. L’intesa è stata formalizzata a seguito del vertice al tavolo agroalimentare in Regione Lazio convocato e presieduto dall’assessore all’agricoltura Carlo Hausmann. La Centrale del Latte di Roma riconoscerà alle cooperative, ovvero ai produttori, 3 centesimi in più al litro. L’aumento concordato sarà graduale. Arriverà a regime a gennaio, quando il prezzo di un litro di latte alla stalla salirà a 39 centesimi dagli attuali 36. La Regione Lazio, dal canto suo, si è impegnata a sostenere campagne promozionali per favorire la ripresa dei consumi e valorizzare la qualità del prodotto locale.
“Un risultato significativo – commenta il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici – raggiunto grazie al confronto costruttivo intavolato con la controparte industriale”. “L’accordo – precisa il direttore Alberto Frau – pone le basi di una sinergia di comparto che nel 2017 potrà arrecare ulteriori benefici a una filiera che, nonostante la crisi del settore, resta fondamentale per l’economia agricola viterbese e laziale”.
Gli allevamenti di bovini da latte in provincia di Viterbo (fonte Aral, Associazione regionale allevatori del Lazio) sono 102 (erano 104 a fine 2015). Nel Lazio si contano oggi 982 aziende (erano 1.029 nel 2015, – 4,6%). Le tonnellate di latte consegnate da gennaio a settembre di quest’anno in provincia di Viterbo ammontano a 35.213 (furono 46.153 al dicembre del 2015). Entro le prime due settimane di gennaio 2017 saranno resi noti i volumi di prodotto consegnati a dicembre 2016, comprensivi anche dei quantitativi dell’ultimo trimestre. Solo allora si potrà comparare l’andamento produttivo del settore su base annua.