Ci sono partite che è difficile raccontare: bisogna semplicemente viverle. A questa non comune categoria appartiene il match tra Stella Azzurra Viterbo e Teramo, durato come da regolamento 40 minuti, ma coinvolgente e appassionante negli ultimi 30″. Quelli, appunti, impossibili da descrivere, ma tutti da vivere però. Non solo perché alla fine il Balletti Park Hotel porta a casa i primi due punti di una stagione fin qui tormentatissima, ma soprattutto perché dà finalmente il segno di un’inversione di tendenza. La Stella Azzurra c’è, dovrà soffrire mille pene e anche più, ma potrà combattere per conservare la categoria.
Niente peana di gloria e neppure eccessi di ottimismo, però un segnale forte e chiaro arriva dalla vittoria: la voglia di non mollare mai, la difesa asfissiante, la velocità sono tornate ad essere il marchio distintivo del team di Umberto Fanciullo. Errori e ingenuità non mancano, ma dopo una sbavatura tutti insieme si ricomincia a tessere la tela.
L’esempio arriva arriva dal giocatore più esperto: Fabio Marcante, nonostante una condizione fisica necessariamente imperfetta, è l’emblema della squadra che non vuole arrendersi. Ad una trentina di secondi dall’ultima sirena, inventa un canestro più libero aggiuntivo che riporta a galla la Stella Azzurra (68-67 per gli ospiti), ma è il contributo generale che pesa e segna l’intero confronto. Un ragazzino di 36 anni che avrebbe voluto smettere al termine della passata stagione, che praticamente si allena poco e male da più di 15 giorni e che resta sul parquet più di 32′ marchiando con il suo talento l’intera contesa. “Ci siamo tolti la scimmia dalla spalla”, commenta coach Fanciullo a fine gara. E’ un piccolo mattoncino nell’edificio della salvezza, soltanto il primo, ma è soprattutto il segnale dell’inversione di tendenza. Sul piano della classifica, con 24 gare da giocare cambia poco, ma sul piano morale il passaggio è fondamentale.
LE PAGELLE
INGRILLI’ 7,5: finalmente una prova all’altezza della situazione. Lucido e preciso, prende per mano la squadra e la guida con sicurezza anche nei momenti più perigliosi
LISTWON 7,5: piazza i due liberi del successo a poco più di 4″ dalla sirena e già questo è merito fondamentale, ma in precedenza infile due bombe pesantissime che hanno un peso decisivo nell’esito finale
CIAMPAGLIA 6,5: meno appariscente del collega lungo, si danna l’anima in un lavoro sporco sotto i tabelloni contro avversari che picchiano come fabbri. Lui non trema e replica a muso duro
FOWLER 6,5: osservato speciale dei difensori avversari, ha poche occasioni per mettersi in luce. Comunque i 9 punti conclusivi rappresentano un altro mattoncino prezioso per lo score finale
ROVERE 7,5: strepitoso nel primo quarto, poi rallenta un po’ in attacco ma si rende utile nel lavoro difensivo. E’0 tornato il fromboliere del passato
CIANCI 7: le rogne toccano sempre a lui, nel senso del lavoro sporco, delle marcature asfissianti. Ha il merito di subire il fallo che consente alla Stella Azzurra di giocare l’ultimo pallone e di portare a casa il successo
MARCANTE 8: monumentale. E non c’è bisogno di aggiungere altro per Don Fabio
IANUALE sv: in campo per poco più di 4′ e evidenemente condizionato dall’infortunio