In un mondo in cui la tecnologia è diventata parte inscindibile della quotidianità di ognuno, c’è chi decide di investire per rendere i nuovi strumenti informatici ancora più sempre più all’avanguardia e soprattutto utili per tutti. E questo è sicuramente il caso del progetto “Smart roard” (in cui smart sta per tecnologia veloce e intelligente e road sta per strada) voluto dall’Anas e che interesserà vari tratti autostradali italiani, tra cui quello della Orte-Mestre (E45-E55). Un’iniziativa dal valore complessivo di 1,6 miliardi di euro, 30 milioni dei quali destinati al tratto che passa nel Viterbese.
“Smart road” significa connessione wi-fi per chi viaggia in autostrada, ma anche gestione dei servizi attraverso l’utilizzo di energia ricavata da fonti rinnovabili. Un progetto in sostanza del tutto innovativo, è infatti tra i primi al mondo di questo tipo, e unico nel suo genere in Italia. “Smart road” non potrà fare altro che diventare uno strumento di aiuto, sostegno e compagnia per gli automobilisti nei lunghi viaggi su strada. Non solo, l’investimento di Anas non dimentica affatto gli aspetti fondamentali per viaggiare in sicurezza, vale a dire risanamento della pavimentazione e ammodernamento di viadotti, barriere, gallerie e svincoli.
In dettaglio, l’area di Orte sarà dotata di due grandi sistemi tecnologici che riguardano da un lato la comunicazione, dall’altro, come si diceva prima, l’energia. Gli automobilisti avranno a disposizione un servizio di wi-fi “on motion”, cioè una connessione sempre disponibile anche se si procede ad alta velocità. Si potrà così conoscere in tempo reale la situazione della viabilità sull’arteria stradale e su eventuali percorsi alternativi necessari da prendere in caso di tratti interrotti per lavori, incidenti, maltempo o altre emergenze. Inoltre, scaricando un’applicazione sul proprio smartphone, gli automobilisti potranno usufruire del servizio Sos “on board”, ovvero comunicare direttamente, in caso di necessità, con la sala operativa. E non è finita qui, in un futuro “Smart road” potrebbe persino avere un nuovo standard di connessione, chiamato Dsrc (Dedicated short range communications), ovvero un sistema attraverso il quale gli stessi veicoli in viaggio potranno “dialogare” tra loro.
Il progetto dell’Anas prevede anche l’installazione di “Green island”: degli spazi autostradali, ogni 20-30 km circa, con moduli di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili che consentiranno un’alimentazione autonoma dell’infrastruttura oltre che fungere da punti di ricarica di veicoli elettrici, droni e altri mezzi per la logistica.
“Smart road” interesserà, oltre a Orte, tutto l’itinerario delle strade statali 675 Umbro-laziale, 3bis Tiberina e 309 Romea per un totale di 400 km, 5 regioni (Lazio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Veneto) e 10 province (Viterbo, Terni, Perugia, Arezzo, Forlì – Cesena, Ravenna, Ferrara, Rovigo, Padova e Venezia).