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Week end con il meglio delle sagre italiane

Da domani a domenica a Civita Castellana la 6. edizione della la Fiera nazionale

fiera-nazionale-delle-sagre-e-dellagricoltura-1In nessun altro posto del mondo si mangia bene come in Italia. I prodotti culinari sono uno dei piaceri per cui lo Stivale è celebre in tutto il pianeta e fortunatamente, oltre alla “qualifica” di latin lover o (peggio) di mafiosi, gli italiani sono conosciuti per il loro buon cibo, pasta e pizza in primis. E per omaggiare la cucina del Bel Paese a Civita Castellana si svolge la Fiera nazionale delle sagre e dell’agricoltura. Da domani a domenica le piazze della cittadina viterbese saranno riempite dagli stand enogastronomici provenienti da ben 40 sagre di tutta Italia. La sesta edizione della manifestazione sarà arricchita inoltre dalla seconda Degustazione della pasta italiana.

Sarà un vero e proprio viaggio da far esplodere di piacere le papille gustative. Un tour di sapori, odori e colori che attraverserà, grazie ai tipici piatti della tradizione, tutta la nazione: dal Lazio alla Puglia, dalla Campania all’Umbria, dal Piemonte alla Sicilia. E ce ne sarà davvero per tutti i gusti: i 40 stand italiani, aperti dalle 10 di mattina fino alle 21.30 di sera, proporranno infatti ai visitatori le portate, dall’antipasto al dolce, realizzate rigorosamente a mano seguendo le antiche ricette tradizionali. Ma ci sarà anche da divertirsi con spettacoli di vari artisti e diverse attività come il raduno di moto o il torneo di burraco.fiera-nazionale-delle-sagre-e-dellagricoltura-3

I partecipanti, prima delle degustazioni o delle vere e proprie scorpacciate, riceveranno in dono “l’armatura di ordinanza”: un sacchetto di cotone contenente un bicchiere e un piatto di ceramica. Certo era più comodo il piatto di plastica così si gettava dopo l’uso, ma la fiera è a Civita Castellana, nota proprio per le ceramiche esportate e conosciute internazionalmente.

fiera-nazionale-delle-sagre-e-dellagricoltura-4E a proposito di eccellenze locali non mancheranno di certo i piatti celebri civitonici e di tutta la Tuscia come i “frittelloni”, sottilissime sfogliatine condite con pecorino e pepe, o le “zuppe della signora Ida”. Per fare un esempio di quello che si potrà trovare alla fiera bastano alcuni nomi: formaggio di pecora di Narni, porchetta di Ariccia, latte di asina in crema di Rignano Flaminio, torrone sardo, vino della tenuta Ronci, lumache di Santa Susanna e il pane casareccio di Selci in Sabina. Grande spazio sarà riservato ai prodotti del consorzio del Coniglio Leprino e degli orti biologici della Coldiretti, alla ricotta dell’azienda agricola Chiodetti, alle patate di Capati, ai dolci dei Cimini e al gelato di Corsetti.

Ma senza mai dimenticare la solidarietà. Durante la fiera infatti sarà possibile ordinare una amatriciana, altra specialità italiana molto conosciuta, e ogni piatto contribuirà ad aiutare alla ricostruzione dei paesi duramente colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso.

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