La Viterbese torna a Piacenza. Torna al “Garilli” dove a metà settembre soffrì ma conquistò un buon pareggio (0-0) contro l’altro Piacenza, quello della finale scudetto dello scorso campionato, per intenderci. Oggi, i gialloblu replicano sullo stesso campo, ma ad aspettarli c’è la Pro Piacenza, avversario inedito, squadra che non sta vivendo un buon momento, reduce da tre sconfitte consecutive (senza considerare quella in Coppa Italia di mercoledì, 1-4 con la Giana) o, se preferite, da sette nelle ultime nove partite di campionato giocate. Risultati che rendono paurosamente precaria la panchina di mister Fulvio Pea.
“Ma è proprio questa loro lunga serie negativa – salta su Giovanni Cornacchini – che deve metterci in allarme, deve farci escludere che possa essere una gara facile. Qualche problema lo hanno, non ci sono dubbi, ma quella guidata da Pea non è certo squadra da bassa classifica. E’ invece una buona squadra, con giocatori di qualità e di prospettiva, un gruppo che in parte gioca insieme da tre anni. Mi sembra insomma da escludere l’ipotesi che potremmo trovarci di fronte un avversario rassegnato o addirittura allo sbando; sono invece sicuro che anche oggi sarà una partita complicata per noi, complicata e non facile, ripeto”.
Se per la Pro Piacenza e per il suo allenatore questa di oggi sembra essere un po’ l’ultima spiaggia, la situazione, paradossalmente, non si prospetta tanto diversa in casa Viterbese. Dove, secondo gli osservatori più attenti, anche alla luce delle polemiche del dopo Gorgonzola, un risultato negativo potrebbe anche minare la panchina di Cornacchini. “In questo momento – non si scompone il tecnico marchigiano – ho altro a cui dedicarmi. Debbo pensare a preparare nel modo migliore la partita, debbo pensare a sostituire gli assenti, voglio rimanere concentrato su quello che è il mio lavoro”. Lavoro che fino ad oggi si può dire abbia dato frutti copiosi alla Viterbese, checché se ne possa dire. “Sono soddisfatto – dice ancora il tecnico – di tutto quello che stiamo facendo, qualità del gioco a parte. Sotto questo aspetto la squadra può e deve migliorare. La Viterbese è una buona compagine, con molti pregi ed alcuni difetti, che stiamo lavorando per correggerli, una squadra che finora ha comunque fatto bene”.
Contro gli emiliani sarà una Viterbese diversa, che deve fare a meno tutto d’un colpo di quattro elementi finora sempre presenti (Celiento e Sforzini infortunati, Cuffa squalificato e Varutti assente per motivi personali), dando per scontato che Scardala sia al suo posto dopo la botta al collo del piede rimediata nella rifinitura di ieri. “Sono certo che chi andrà in campo sarà in grado di non far rimpiangere gli assenti, e non è un luogo comune – dice Cornacchini – perché il gruppo è compatto e ognuno è pronto a fare la sua parte nel momento in cui viene chiamato in causa”. ”Sarà una Viterbese diversa, sono d’accordo, e chissà che non possa essere una squadra più dinamica ed in grado di mostrare qualche miglioramento sul piano della qualità del gioco”. Per quanto riguarda lo schieramento iniziale, è convinzione generale che si vada verso un 3-4-1-2 che prevede i ritorni di Mallus in difesa e di Belcastro in avanti. A centrocampo almeno in tre (Cenciarelli, Cruciani e Mazzolli) si contendono i due posti centrali, in attacco invece sono in quattro (Bernardo, Diop, Invernizzi e Neglia) a ballare per due maglie.
Le probabili formazioni
PRO PIACENZA (3-5-2): Fumagalli; Sall, Bini, Piana; Cardin, Aspas, Cavalli, Rossini, Sanè; Pesenti, Bazzoffia. All. Pea.
VITERBESE (3-4-1-2): Iannarilli; Scardala (Pacciardi), Mallus, Dierna; Pandolfi, Cenciarelli, Cruciani (Mazzolli), Fè; Belcastro; Diop (Neglia), Bernardo (Invernizzi). All. Cornacchini.
ARBITRO: Paride De Angeli (Abbiategrasso)
ASSISTENTI: Antonello Mangino e Antonio Santoro (Roma 1)