Un (ex) avvocato, dirigente dell’azienda di famiglia (Ceramiche Tecla) nel Distretto industriale di Civita Castellana, alla guida di Unindustria Viterbo. Stefania Palamides (una figlia diciottenne, impegnata sentimentalmente) si presenta in punta in piedi, nonostante sia stata scelta dai suoi colleghi imprenditori sostanzialmente con un plebiscito. Altro che percentuali bulgare… La designazione era arrivata dalle imprese civitoniche, il comparto più attivo nell’intero panorama della Tuscia, ed è stata confermata con adesione totale da parte del resto degli associati: il suo incarico rientra nella squadra che accompagnerò il neo presidente regionale Filippo Tortoriello, nominato (anch’egli a larghissima maggioranza) la scorsa settimana per il prossimo quadriennio. Scarne le note personali: “Dopo la laurea in giurisprudenza, sono diventata avvocato e per quindici ho svolto attività forense. Poi mio madre mi chiamò in azienda e accettai, sia pure con qualche recriminazione. Mi sono occupata prima di marketing e poi del reparto commerciale: l’esperienza mi ha convinto e quindi dal 2007 mi dedico a tempo pieno a questa attività”.
Un arrivo discreto, senza clamori: “Ringrazio tutti per la fiducia che hanno riposto in me. Spero di essere all’altezza dei compiti che mi sono stati affidati. Conosco abbastanza bene la situazione del Distretto, ma confesso di non essere ancora in grado di esprimermi sul resto della provincia. Anzi, colgo l’occasione per chiedere il sostegno e la collaborazione di chi mi ha preceduto”. Il predecessore è al suo fianco (insieme al direttore David Delli Iaconi) e si chiama Domenico Merlani, ora presidente della Camera di commercio e per 7 anni presidente di Unindustria Viterbo. “Di solito – interviene – il nostro impegno nell’associazione dura molto meno, ma mi sono trovato a gestire il passaggio alla nuova forma organizzativa che supera il livello provinciale che opera su una scala più ampia a livello regionale. Un modello che funziona e che la stessa Confindustria apprezza. Spero di aver fatto tutto il possibile per sostenere le imprese e per continuare in un’azione di rilancio del nostro settore industriale, soprattutto verso le aziende di Civita Castellana, la cui importanza è determinante nel tessuto produttivo della Tuscia. E in questo settore Stefania Palamides ha sicuramente maggiori e specifiche competenze che metterà a frutto nel corso del suo mandato”.
Ma qual è la situazione della ceramica nella Tuscia? “Il comparto sta dando segno di ripresa – sottolinea la neo presidente – dopo un periodo obiettivamente complicato. Anche il recentissimo Cersaie ha confermato che le cose stanno evolvendo in modo decisamente più positivo. Certo c’è ancora molto da fare: dobbiamo essere più uniti, dobbiamo fare squadra, magari cercando di imitare ciò che accade in realtà più evolute da questo punto di vista rispetto a noi. Mi riferisco, in particolare, alla zona di Sassuolo dove le industrie ceramiche riescono a fare rete molto più e molto meglio di noi”.
Un impegno duro e concreto attende la Palamides nei prossimi quattro anni, ma lei non si abbatte e spiega: “Anche se ancora non conosco molto il sistema e non posso parlare di quali strategie adotteremo per il rilancio industriale di Viterbo, posso garantire che mi impegnerò al massimo e sono molto contenta di ricoprire questo ruolo”. Vale la pena ricordare che si tratta della prima volta di una donna alla guida di questa associazione datoriale: non è una scommessa, anzi è un sprone a fare ancora meglio. ”Aver raggiunto il 99% delle preferenze – conclude Merlani – significa che questa squadra ha un mandato forte e riconosciuto da tutti gli associati. Abbiamo scelto Stefania anche perché c’è una regola non scritta in associazione di alternare nei vari mandati, come presidente territoriale, un rappresentante di Civita Castellana e uno di Viterbo, che sono i due poli più rappresentativi della provincia viterbese. Sono certo che saprà fare benissimo”.
Un sincero “in bocca al lupo” è proprio d’obbligo.