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Tassa di soggiorno, benedetta primavera

Nel secondo trimestre 2016, il Comune ha incassato 77.193 euro, quasi mille al giorno

Porta Fiorentina a Viterbo

Porta Fiorentina a Viterbo

La notizia è più che positiva e pertanto merita di essere segnalata, tanto più che non si tratta semplicemente di dichiarazioni dei diretti interessati (gli amministratori comunali), ma assume le vesti dell’ufficialità essendo stata pubblicata l’apposita determina dirigenziale. Nel secondo trimestre 2016, il Comune di Viterbo di Viterbo ha incassato quasi 8omila euro dall’imposta di soggiorno, cioè la tassa che turisti e forestieri pagano per ogni pernottamento nelle strutture ricettive della Città dei Papi. Esattamente la cifra ammonta a 77.193 euro che, divisi per i 91 giorni che compongono il trimestre in questione (aprile – maggio – giugno) danno una presenza media giornaliera pari a 848 pernottamenti. Che non è affatto male e che anzi rende ancora meglio l’idea della gente che arriva a Viterbo e si ferma almeno per una notte.

Un dato rilevante che, se confermato anche per tutti gli altri periodi dell’anno,  porterebbe ad un incasso complessivo di circa 300mila euro, ben superiore ai 180mila dell’anno scorso. E anche in questo caso, fa un certo effetto pensare che saranno all’incirca 300mila le persone che hanno scelto di visitare Viterbo e di fermarsi a dormire. Va anche detto, a scanso di equivoci, che il dato – come usano dire quelli molto preparati – va destagionalizzato. Nel senso che in primavera c’è sicuramente una maggiore propensione ai viaggi e alle gite fuori porta, rispetto al periodo autunnale e invernale; inoltre non va dimenticato il fatto che ponte del 25 aprile e del Primo maggio e i primi giorni di Caffeina certamente hanno prodotto un incremento di afflussi in città (Pasqua non c’entra perché quest’anno è stata celebrata alla fine di marzo).

Turisti a Palazzo dei Papi

Turisti a Palazzo dei Papi

La determina (esattamente la numero 3790) è stata firmata dal dirigente del IV Settore Attività Produttive Giancarlo Maria Manetti e dal caposervizio Economia e Statistica Simonetta Fabrizi; la somma è stata regolarmente introitata nelle casse comunali. Resta solo da capire come verrà utilizzata l’intera cifra derivante dall’imposta di soggiorno. Lo scorso anno in sede di approvazione del bilancio, si registrarono notevoli polemiche da parte delle opposizioni sull’utilizzazione dei 180mila euro del 2015 che furono così ripartiti: 100mila per il percorso più lungo, ampliato fino al Sacrario, della Macchina di Santa Rosa, 20mila a copertura del masterplan sul centro storico e 60mila da destinare ai festival ricorrenti. Un’impostazione fortemente contestata da parte delle minoranze che sottolinearono come nella delibera di consiglio, che determinò l’istituzione della tassa di soggiorno, è messo nero su bianco che i fondi devono essere destinati a investimenti specifici per migliorare l’attrattività turistica del capoluogo e che la decisione su come impiegarli spetta al consiglio. Si vedrà che cosa succederà con questi fondi che, almeno stando alle previsioni, dovrebbero essere ben più copiosi.

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