Una fotografia del mercato immobiliare nel Lazio e, in particolare, del venditore e dell’acquirente. La scatta l’Ufficio studi di Tecnocasa che analizza la situazione attraverso i dati forniti dalle Agenzie che operano sull’intero territorio regionale. Il primo dato rilevante è che, nel primo semestre del 2016, il 75,9% degli acquisti ha riguardato l’abitazione principale, mentre il 18,9% ha comprato un immobile a scopo di investimento e solo il 5,2% per una casa per le vacanze. Sono numeri che sostanzialmente l’andamento degli ultimi anni, senza variazioni di rilievo. Peraltro il mattone, dall’inizio della crisi che ha colpito il settore (quasi 10 anni fa) non viene più considerato dai cittadini il classico bene rifugio. Dunque, si compra essenzialmente per soddisfare le esigenze della proprio famiglia. Inoltre, l’81,8% degli acquirenti nel Lazio ha un’età compresa tra 18 e 54 anni (con una punta del 61,6% per persone fino a 44 anni), mentre percentuali più basse si registrano nelle fasce più alte.
Nella prima parte del 2016 chi ha acquistato un’abitazione attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa del Lazio nel 57,7% dei casi lo ha fatto avvalendosi dell’ausilio di un mutuo bancario, mentre il 42,3% delle compravendite è stato effettuato in contanti: nello stesso periodo del 2015 le percentuali registrate erano rispettivamente 55,6% e 44,4%. Analizzando le compravendite dal lato del venditore, nel primo semestre di quest’anno la maggior parte delle persone ha venduto per reperire liquidità (46,3%) e per migliorare la qualità abitativa (38,3%).
Ma quanti anni di stipendio sono necessari per acquistare l’abitazione? A livello nazionale si evince che, ad oggi, servono in media 6,3 annualità di stipendio. Tra le grandi città da evidenziare che Roma continua la lenta discesa verso la soglia delle 10 annualità, dopo che nel 2007 aveva toccato quota 14,8. Al secondo posto c’è Milano, le cui 9,1 annualità del 2015 si sono confermate anche in questa prima parte del 2016, seguita da Firenze con 8,6 annualità (+0,1 rispetto all’anno scorso). A Palermo e Genova, invece, ne servono rispettivamente 3,9 nel capoluogo siciliano e 4,4 nella città della Lanterna.
Se si confrontano i valori attuali con quelli di dieci anni fa, si evince che a livello nazionale la differenza è stata più consistente, infatti si è passati da 10,2 annualità nel 2005 a 6,3 nella prima parte del 2016. In questo lasso temporale Bologna e Napoli hanno avuto le variazioni più consistenti, rispettivamente con -5,3 e -5,2 annualità. Diminuzione importante anche a Milano, che in dieci anni ha visto un calo di 4,6 annualità; Roma, Firenze e Bari, invece, restano in linea con il dato nazionale (-3,9). La città che mantiene più stabili i propri valori è Palermo (-2,5 annualità).
Città | Annualità per comprare casa
(I sem2016) |
Annualità per comprare casa
(2015) |
Annualità per comprare casa
(2006) |
Bari | 4,6 | 4,7 | 8,4 |
Bologna | 5,8 | 5,9 | 11,1 |
Firenze | 8,6 | 8,5 | 12,6 |
Genova | 4,4 | 4,2 | 8,0 |
Milano | 9,1 | 9,1 | 13,7 |
Napoli | 6,9 | 7,0 | 12,1 |
Palermo | 3,9 | 4,0 | 6,4 |
Roma | 10,2 | 10,6 | 14,2 |
Torino | 4,5 | 4,7 | 7,8 |
Verona | 4,5 | 4,5 | 7,6 |
Nazionale | 6,3 | 6,3 | 10,2 |