16112024Headline:

Medicina preventiva, rischi e costi troppo alti

Aiop Lazio (Ospedalità privata) contesta le norme contenute nel Ddl Gelli

Jessica Faroni, presidente di Aip Lazio

Jessica Faroni, presidente di Aiop Lazio

Si chiama Ddl Gelli, ma poco ha a che fare con il “fratello” Licio Gelli, il gran capo della Loggia P2 scomparso l’anno scorso a dicembre. Trattasi del disegno di legge ad opera dell’onorevole Federico Gelli, avente come oggetto principale, se diventasse definitivamente legge, l’abuso della medicina preventiva, ovvero di tutti quei comportamenti dei sanitari volti più ad evitare eventuali addebiti che non a prendersi cura del paziente. Questo per evitare, nell’intenzione dell’ideatore, tutti quegli esami medici inutili ma costosi e che possano rappresentare un rischio per la salute del paziente. Con un risparmio non indifferente per le casse della Sanità pubblica.

Una delle novità più significative e rivoluzionarie del Ddl è l’articolo 6, sulla responsabilità penale del medico  che introduce una nuova norma nel codice penale, l’articolo 590 ter, diviso in due commi. ”L’esercente la professione sanitaria – si legge nel primo – che, nello svolgimento della propria attività, cagiona a causa di imperizia la morte o la lesione personale della persona assistita risponde dei reati di cui agli artt. 589 e 590 solo in caso di colpa grave”.

Agli effetti di quanto previsto dal primo comma –  recita invece la seconda parte – è esclusa la colpa grave quando, salve le rilevanti specificità del caso concreto, sono rispettate le buone pratiche clinico-assistenziali e le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge”.

Non di questo avviso è invece il presidente dell’Aiop Lazio (Ospedalità privata del Lazio), la dottoressa Jessica Veronica Faroni, che ha recentemente organizzato con la sua associazione e la rivista ‘’Nova Itinera’’ un convegno dal titoloMedicina difensiva tra rischi e responsabilità’’. “Il Ddl Gelli – scrive in una nota la presidente – costerà caro. Non solo a noi che rappresentiamo le strutture sanitarie private ma anche a quelle pubbliche. Quindi ulteriori costi per la Sanità nel nostro Paese che pagheranno i cittadini”.

Il logo di Aiop Lazio

Il logo di Aiop Lazio

“Secondo gli ultimi dati a disposizione forniti dal Ministero della Salute – continua – per 4 medici su 5 la paura di essere denunciati è la ragione principale della prescrizione inutile. Per il 93%, e cioè quasi la totalità, il fenomeno è destinato ad aumentare. La medicina difensiva ci costa 10 miliardi l’anno. La pratica almeno una volta al mese quasi l’80% dei medici. Farmaci, visite, esami e ricoveri che non servono ci costano quasi un punto di Pil”.

”Il Ddl Gelli mette strutture sanitarie pubbliche e private nella condizione di dover affrontare ulteriori costi, con un impatto organizzativo ed economico non indifferente – prosegue Jessica Veronica Faroni – Per le strutture pubbliche questo si traduce, ovviamente, in un aggravio a carico dei cittadini. Assisteremo al lievitare dei costi delle assicurazioni e inoltre ci troveremo a dover affrontare difese difficili a causa dell’onere della prova a carico della struttura. E infine, ma non per ultimo, non ci siamo sentiti chiamare in causa da parte delle istituzioni, così da poter offrire il nostro contributo, permettendo all’associazione di mettere in risalto sin da subito le criticità. Come Aiop Lazio abbiamo presentato diversi emendamenti. Uno di questi tocca il cuore della norma ossia l’articolo 7 relativo alla responsabilità della struttura”. Con il nuovo disegno di legge Gelli, infatti, la responsabilità ricade sulla struttura dove è stato eseguito un intervento e non sul medico che è di fatto intervenuto su un paziente, sebbene il professionista e il suo team siano esterni alla struttura sanitaria. Poi c’è l’articolo 6 in cui si ravvede la responsabilità di un medico per imperizia. Nella legge Balduzzi era compresa anche la mancanza di diligenza che invece bisogna tener presente. Nel nuovo ddl la mancanza di diligenza non è considerata’.

”Il fenomeno delle denunce e dei contenziosi tra medico e paziente (giudiziari ed extragiudiziari) – conclude la presidente Aiop – ha registrato nel corso dell’ultimo decennio una crescita variabile da un minimo valore percentuale a due cifre (oltre il 50%) in Gran Bretagna, Scandinavia, Paesi Baltici e nell’Est Europa, ad un massimo valore percentuale a tre cifre (più del 200%) in Germania, Italia, paesi iberici e area mediterranea. L’esponenziale crescita del fenomeno è accompagnata da un proporzionale aumento dei costi di copertura dei sinistri stimato in misura superiore del 200% da HOPE (European Hospitale and Healthcare Federation)”.

 

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