18112024Headline:

Madonna Maria Elena bella e impossibile…

Riflessioni e considerazioni di varia umanità sorseggiando il caffè della domenica

trentarighe disegnoPiccola lezione (assolutamente gratuita) di comunicazione. Si possono programmare e attuare le cose più belle e più importanti del mondo, ma se non si fanno sapere, restano fini a se stesse. Confinate nel ristretto ambito degli addetti ai lavori. Ammesso e chissà se concesso che l’arrivo a Viterbo di madonna Maria Elena Boschi, ministro delle riforme del governo Renzi, costituisca notizia di quelle appartenenti alla precedente categoria delle cose belle e importanti, comunque al colto e all’inclita non ne è arrivata percezione di alcun tipo. Perché si trattava di una “lezione” (!) riservata agli “alunni” di Classedem, la “scuola” democrat che forma le nuove generazioni (e non solo). Unico collegamento con il mondo esterno, quello di noi comuni mortali (perché lei di certo appartiene a classi ben più elevate che forse godono dell’immortalità: bisognerà indagare su questo aspetto…), uno scalcinato e difettosissimo collegamento su Facebook attraverso il quale (molto in teoria) poter seguire il suo dottissimo intervento.

Non varrebbe nemmeno la pena soffermarsi oltre su questi comportamenti che attengono alla prosopopea e alla presunzione di una classe dirigente che sembra vivere in un altro pianeta. Epperò, non più di un mesetto fa, sempre lei, madonna Maria Elena (che sempre molto carina rimane) si era concessa al popolo plaudente in occasione della partecipazione alle giornate organizzate dal Centro studi intitolato a Aldo Moro. Stesso tema (le riforme), ma comportamento assolutamente opposto. Perché? La motivazione ufficiale è che trattandosi di iniziativa riservata ai frequentatori di Classedem, l’incontro non poteva essere aperto alla stampa e tanto meno ai comuni cittadini: così aveva ordinato la segreteria nazionale del Pd, costringendo i dirigenti locali ad adeguarsi. Peccato che, in occasione delle presentazione ufficiale nella sede di via Polidori, sia il segretario provinciale Egidi che gli altri oratori non avessero specificato che le “lezioni” erano chiuse al pubblico. Vien da chiedersi che senso ha convocare i giornalisti per comunicare un’iniziativa che poi sarebbe rimasta confinata nel ristretto ambito degli addetti ai lavori… Misteri inestricabili che non hanno né logica, né plausibili spiegazioni.

Magari bisognerebbe ricordarsene quando, con tanto di sollecitazioni d’ogni genere, si strombazzano a destra e a manca convegni, incontri e altri ammennicoli di varia e discutibilissima importanza. In quel caso, forse, la categoria a cui appartiene lo scrivente, dovrebbe fare mente locale e comportarsi di conseguenza. Non è una minaccia, sia chiaro, solo una semplice costatazione. Il fatto è che pure tra i giornalisti abbondano cialtroni e incapaci dalla memoria cortissima. Ma questo è un altro discorso che spesse volte su questo appuntamento settimanale è stato toccato e approfondito, come sanno i 2-3 lettori di Trenta Righe. Tanto, madonna Maria Elena resta molto carina a prescindere…

Buona domenica.

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