Dopo una partita così scadente e un risultato così (Scauri passeggia al PalaMalè 70 – 43) verrebbe voglia di affidarsi al bartaliano “è tutto sbagliato, è tutto da rifare“. Mai vista nei due anni precedenti di serie B una Stella Azzurra tanto apatica, mai in partita, condannata alla sconfitta già dopo 5′ di cronometro quando il tabellone segna 15 – 2 per gli ospiti. Non è tanto il pur pesantissimo gap nel punteggio ad indurre ai più nefasti presagi, quanto l’impossibilità a trovare una chiave qualunque per cercare di dare una svolta diversa al match. Anche mitica “zona 22” che lo scorso anno era stata una delle soluzioni vincenti, si rivela inefficace. Fanciullo ruota tutto il possibile, prova soluzioni innovative, ma è tutto vano: la squadra non c’è e basta.
Bisogna prenderne atto e voltare pagina. Come? Intanto, con un lavoro intenso su pochi concetti basilari. A cominciare dalla difesa, troppe volte perforata quando logica ed esperienze passate direbbero che non si possono prendere canestri del genere. Poi sulle transizioni da effettuare a velocità decisamente superiore. E ancora sulla grinta e sull’aggressività. un’altra delle armi vincenti dello scorso campionato. Poche, semplici idee da applicare sempre e comunque. Ma questi sono discorsi che resterebbero fini a se stessi se alla fine il pallone non buca la retina avversaria: 43 punti (dei quali ben 27 in mezz’ora di gioco) sono un minimo inaccettabile. Da salvare solo il terzo quarto quando la Stella ne 16 e impatta il parziale. Troppo poco per pensare di farcela contro chiunque.
LE PAGELLE
Ingrillì 5,5: qualcosa di buono riesce pure a combinarla, ma se il gioco è così involuto e prevedibile, molta responsabilità è nelle mani e nella mente del play maker
Ianuale 5: macchinoso, a tratti fuori dalla manovra. Non incide né in difesa, né in attacco
Meroi 5: ci mette la solita velocità e la solita grinta con risultati mediocri, compreso un pallone perso a metà campo che grida ancora vendetta
Marcante 6: la parziale riscossa del terzo quarto è tutta merito suo. Si mette la squadra sulle spalle e suona la carica con qualche giocata di classe, ma predica nel deserto senza ricevere adeguato sostegno dal resto della truppa
Rovere 4,5: la controfigura in negativo del giocatore che entrava e spaccava il canestro avversario. Zero punti su cinque tentativi, nessuna iniziativa degna di nota, scelte sbagliate ed eccessiva timidezza difensiva: Ricky, che succede?
Casanova 6: il baby fa il suo. Niente di trascendentale, ma quanto meno non combina danni. Che è già tanto in un match del genere
Gasbarri sv
Ciampaglia 5: parte discretamente, ma ben presto si adegua al grigiore generale. Si fa fatica a trovare qualche spunto da annoverare tra le cose positive
Fowler 5: tira male (2 su 9 in totale, con 1 su 3 da due e 1 su 6 da tre) e questo condiziona pesantemente il giudizio. Da lui ci si aspetta ben altro sia in termini di punti che soprattutto di presenza in campo
Listwon 5,5: alla fine è il migliore realizzatore in casa biancostellata con 9 punti nel carniere. Non è un bottino memorabile, ma se si aggiungono gli 8 rimbalzi catturati, si ha un quadro un po’ meno preoccupante rispetto al resto della compagnia.
Ps. Il voto più alto (8) va alla folkloristica pattuglia di tifosi avversari. Sono una ventina, anche meno, arrivano in ritardo a match già iniziato, ma cominciano ad incitare e non si fermano più. Quando si dice passione…