Il rapporto artistico tra Sebastiano del Piombo e Michelangelo Buonarroti in una mostra alla National Gallery di Londra. I due grandi maestri del Rinascimento, che furono amici e colleghi nella Roma di inizio 500, saranno protagonisti dell’esposizione “Michelangelo e Sebastiano” in programma nel noto museo londinese dal 15 marzo al 27 giugno 2017. Tra le opere di del Piombo esposte, oltre alla “Resurrezione di Lazzaro”, ci sarà anche la “Pietà”, dipinto di proprietà della Città di Viterbo che da Natale, prima di partire per la capitale inglese, potrà essere ammirato all’interno del museo civico del capoluogo.
“Siamo ancora in attesa – afferma l’assessore ai Grandi eventi del Comune di Viterbo, Giacomo Barelli, che ha dato notizia della mostra, già pubblicizzata dalla National Gallery e anche dalla BBC – che l’Istituto centrale del restauro ci dia l’ok, che siamo fiduciosi possa arrivare entro breve. Per il periodo di Natale, prima della partenza dell’opera che dovrebbe avvenire a gennaio, la ‘Pietà’ potrà essere ammirata anche dai viterbesi all’interno del museo civico cittadino’’.
L’iniziativa, come ricorda lo stesso Barelli, è frutto “di un lavoro che va avanti da due anni”. E che, anche se nessuno lo ha detto apertamente, porta certamente anche lo zampino di Vittorio Sgarbi: già a maggio scorso, infatti, ViterboNews24 aveva anticipato il possibile prestito, da parte del Comune di Viterbo, della “Pietà” alla galleria londinese, ricevendo in cambio un’opera di Liberale da Verona che dovrebbe far parte di una mostra, nella Città dei Papi, sul Rinascimento, a cui proprio Sgarbi starebbe lavorando per il 2017. Ma in ballo potrebbero esserci anche la “Madonna di Manchester” e “La deposizione di Cristo” di Michelangelo, visto che la mostra londinese riguarda entrambi gli artisti cinquecenteschi. Di questo, però, si parlerà più avanti.
L’attualità stretta è una vetrina senza pari per un quadro che appartiene a Viterbo. “Noi viterbesi non possiamo non essere orgogliosi di questa iniziativa – aggiunge Barelli -, perché un’opera così importante, di proprietà di tutti i cittadini, farà parte di un’esposizione di così alto livello in uno dei musei più importanti del mondo. Soprattutto perché è proprio la ‘Pietà’ l’immagine ufficiale del catalogo della mostra. Lo dico sempre che Viterbo ha grandi gioielli e grandi potenzialità, e questa ne è la dimostrazione: credo che la portata dell’evento sia enorme, anche in chiave di marketing territoriale. Adesso dobbiamo pensare a valorizzare questi gioielli non solo quando ce li chiedono in prestito ma anche quando ce li abbiamo qui”.
La “Pietà” avrà un ruolo centrale nell’esposizione londinese. “E’ stato fatto anche uno studio accurato sulla chiesa viterbese di San Francesco – svela l’assessore -, che originariamente ospitava il quadro. Per ‘Michelangelo e Sebastiano’ verrà anche ricostruita la cornice originale in peperino, nel tentativo di rendere la visione de la ‘Pietà’ il più possibile fedele al contesto in cui venne realizzata”. Gli inglesi ci apprezzano, dunque, alla faccia della Brexit. “Come ha affermato Gabriele Maria Finaldi (dal 2015 direttore della National Gallery, ndr) – conclude il titolare dei Grandi eventi di Palazzo dei Priori -, in un periodo di crisi per ciò che riguarda gli scambi internazionali di opere a causa della Brexit, Viterbo si inserisce in un sistema virtuoso di ampia collaborazione. Un segnale senza dubbio positivo”.