Si conclude una settimana lunga e pesante, che ha proposto il primo infrasettimanale della stagione costringendo tutte le protagoniste agli straordinari. Per la Viterbese (che oggi giocherà indossando la maglia con lo scudetto tricolore) il tour de force si conclude con la gara interna che la vede impegnata all’Enrico Rocchi contro il Prato (l’inizio è fissato alle ore 14.30).
“L’avversario tra i più difficili che poteva capitarci – va diritto al problema Giovanni Cornacchini – e non solo per il valore della squadra, ma anche per il fatto che mercoledì è uscita pesantemente sconfitta dal campo della Carrarese. E quando una squadra perde inaspettatamente o meno per 0 a 4 è scontato che nella partita successiva deve puntare all’immediato riscatto”. La Viterbese è quindi allertata sul fatto che quello che si troverà di fronte non sarà un avversario facile. “Di facile in questa categoria c’è davvero poco, oserei dire nulla – insiste il tecnico gialloblu – figuriamoci se possiamo pensare di affrontare una Prato avvilito o rassegnato. Sarà, come sempre, una gara complicata, difficile, ma siamo pronti a sostenere anche quest’altra battaglia”. Sull’undici laniero, Cornacchini sembra avere le idee abbastanza chiare. “E’ una squadra propositiva, che cerca di imporre il proprio gioco grazie a giocatori di esperienza e di qualità supportati da giovani già apprezzati. E’ guidata da un tecnico tra i migliori della categoria, quel Leonardo Acori che conosco bene, anche perché mi ha allenato quando giocavo nel Gubbio (stagione 1998-1999, ndc), e schiera elementi molto tecnici che dovremo cercare di tenere sotto controllo”.
La deficitaria classifica dei toscani non illude insomma la Viterbese che praticamente in due giorni ha cercato di preparare al meglio la partita. “Una gara che vogliamo vincere – assicura l’allenatore marchigiano – giocando con umiltà, serenità, senza farci prendere da poco produttive frenesie, ed equilibrio. Equilibrio tattico, intendo dire, un fattore per me necessario, indispensabile sempre: andare allo sbaraglio non rientra nel mio modo di fare calcio”.
Sui rispettivi schieramenti, sia Acori che Cornacchini lasciano intendere che potrebbero cambiare qualcosa. Il tecnico dei toscani, nella conferenza stampa di ieri non ha escluso, anzi, di poter cambiare specie nella fase difensiva che recentemente gli è piaciuta poco. Ritiene possibile ad esempio, lo spostamento dell’ex milanista Antonini dall’esterno al centro della difesa, e non ha escluso novità anche a centrocampo dove saranno ancora assenti gli infortunati Cavagna e Carcuro, il quale ultimo comunque figura nella lista dei convocati. Sembra voler escludere, invece, particolari variazioni tattiche rispetto al 4-3-3 proposto finora.
Giovanni Cornacchini, nell’incontro con la stampa di venerdì non si è sbilanciato molto, come sua abitudine. Si è limitato ad annunciare che Mallus non ha recuperato e sarà quindi Scardala a presidiare il centro della difesa, e che sia Cruciani che Sforzini saranno in campo dall’inizio dopo aver tirato un po’ il fiato mercoledì a Piacenza quando sono entrati solo a ripresa avviata. Lecito pensare che il tecnico di Fano possa inizialmente proporre il 3-5-2, ma nessuno si meraviglierebbe più di tanto se invece venisse confermato il 4-3-1-2 visto mercoledì.
Probabili formazioni.
VITERBESE (3-5-2): Iannarilli; Celiento, Scardala Dierna; Pandolfi, Cruciani, Cuffa (Belcastro), Cenciarelli, Varutti; Sforzini, Neglia. All. Cornacchini.
PRATO (4-3-3): Melgrati; Catacchini, Ghidotti, Antonini, Martinelli; De Micheli (Carcuro), Cecchin, Romano; Di Molfetta (Owe), Ogunseye, Tavano.
ARBITRO: Marco D’Ascanio (Ancona).
ASSISTENTI: Alberto D’Alberto (Teramo), Luca Solazzi (Avezzano).