Voglio ringraziare la protezione civile viterbese, l’associazionismo, il volontariato, gli enti locali, l’esercito, le forze dell’ordine e tutti quelli che si sono mobilitati per portare aiuti e conforto ai territori e alle persone colpite. È stata, ed è ancora, una prova straordinaria di solidarietà vera e concreta che deve essere sottolineata e valorizzata. Un forte plauso all’impegno del Viterbese all’indomani del sisma.
La relazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti, di fronte alle commissioni congiunte dell’Ambiente di Camera e Senato, sugli eventi sismici del 24 agosto è stata molto ampia e approfondita, una ricostruzione puntuale di ciò che è avvenuto dalle 3,36 del 24 agosto fino ad oggi. E, naturalmente, di tutto ciò che c’è da fare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Il triste bilancio è di 294 vittime, delle quali a ieri erano state identificate 285. I feriti sono 386 e 238 quelli salvati dalle macerie. I danni maggiori si sono registrati nei tre comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto ma anche nelle zone limitrofe. La protezione civile sta definendo il cratere del sisma, ovvero l’area maggiormente colpita così da avviare la mappatura dei danni che consentirà di chiedere il risarcimento sia nella fase emergenziale sia in quella della ricostruzione.
Già nelle prime ore del 24 agosto, è stato varato il decreto del presidente del consiglio che, dichiarando l’eccezionale rischio di compromissione di interessi primari delle popolazioni colpite, ha dato al capo della protezione civile i poteri per coordinare i soccorsi. Il soccorso e salvataggio di vite umane sono stata la priorità insieme alla riattivazione della viabilità per consentire ai mezzi di soccorso di arrivare e del sistema delle comunicazioni. Il 25 agosto il consiglio dei ministri ha quindi dichiarato lo stato di emergenza per 180 giorni e stanziato i primi 50 milioni per le più immediate esigenze di soccorso e assistenza. A ieri risultavano allestiti nelle 4 regioni colpite 6.316 posti letto con servizi, di cui al momento 4.013 occupati.
L’emergenza ha dimostrato l’efficiente ed efficace funzionamento della protezione civile. Il disegno di legge Braga approvato alla Camera il 23 settembre 2015, contenente la delega per il riordino della protezione civile, migliorerà e rafforzerà quella che è già un’eccellenza. L’auspicio è che il Senato faccia presto con l’approvazione della legge delega.
Nelle prossime settimane, verrà avviata la fase della ricostruzione. L’obiettivo è ridare una prospettiva alle popolazioni che ora stanno soffrendo, facendo presto, bene e in trasparenza. In una settimana sono stati attivati soccorsi efficaci ed efficienti, è stata attivata una prima assistenza all’altezza, sono state definite le prime indicazioni di fondo e un quadro di governance per la ricostruzione. Il Governo ha raccolto l’esigenza che gli abitati siano ricostruiti dove sono ora. Dovrà essere una ricostruzione improntata a rigorosi criteri antisismici, ma che mantengano l’identità culturale dei luoghi e delle comunità.
Ieri mattina il governo ha nominato Vasco Errani commissario straordinario per la ricostruzione. Errani collaborerà con la Protezione civile, con le Regioni, con i sindaci e le comunità locali per realizzare un modello condiviso di governance per la ricostruzione. Considero quella di Errani una scelta giusta, in grado di rendere ancora più credibile l’opera di ricostruzione.
Sul fronte della prevenzione, De Vincenti ha ricordato che l’Italia è un Paese ad elevato rischio sismico con un patrimonio edilizio spesso di pregio storico e culturale, di cui è necessario l’adeguamento sismico. Da questo punto di vista il Governo ritiene necessario rivedere e perfezionare il meccanismo delle detrazioni del 65% per l’adeguamento antisismico dell’edilizia privata nelle zone 1 e 2, nonché introdurre nelle norme il “fascicolo di fabbricato”. Sull’edilizia scolastica per l’antisismica ci sarà un potenziamento degli interventi. Negli ultimi due anni e mezzo sono stati già attivati 2 miliardi e 300 milioni di cantieri. Sul dissesto idrogeologico avviati interventi per quasi 2 miliardi, mentre il ministero delle Infrastrutture sta definendo le linee guida per la classificazione sismica degli edifici. L’impegno è massimo su tutti i fronti.
Un salto di qualità sarà fatto coinvolgendo tutte le competenze nell’elaborazione del piano “Casa Italia” in cui la messa in sicurezza degli edifici sarà un tema centrale. Penseremo a tutto ciò che serve a creare un contesto sicuro in cui vivere e lavorare.