A seguito della seduta straordinaria di consiglio comunale di martedì scorso dedicata al centro storico, mi spiace constatare come la proposta di emendamento all’ordine del giorno presentato dalla minoranza non sia stata colta e come il suo intento sia stato travisato. Lontana da qualsivoglia dietrologia e schermaglia politica, mi preme sottolineare come le proposte di modifica al testo che ho illustrato di concerto con la maggioranza, andavano nel senso di una miglioria della proposta di deliberazione presentata dai colleghi di opposizione, inserendosi nel solco di quella condivisione di intenti che nell’ottobre del 2013 ha visto licenziare all’unanimità del Consiglio Comunale la delibera n. 143 “Elaborazione e definizione di linee guida e proposte per interventi di riqualificazione, valorizzazione e recupero centri storici capoluogo e frazioni. Proposta istituzione dell’Ufficio Speciale per Centri Storici”.
Nello specifico, a partire dall’importante piano di interventi già realizzati dalla precedente amministrazione col progetto “PLUS” presente nel testo, si proponeva di aggiungere nelle premesse un chiaro riferimento al “Masterplan sul centro storico” in corso di redazione, che rappresenta lo strumento di programmazione multidisciplinare e al “Piano urbanistico del commercio” così come previsto e programmato in sede di bilancio. Quanto alle proposte emendative elaborate per la parte deliberativa dell’ordine del giorno, al netto di quelle misure già indicate e valide che saranno oggetto del piano urbanistico del commercio, del masterplan e del nuovo grafo di rete di prossima presentazione, si poneva l’accento sull’emendare, ove presente, la voce “centro storico” con “tutti i centri storici del territorio comunale”, includendo così nella proposta di deliberazione non solo il centro cittadino, ma anche i centri storici delle frazioni del Comune e, in virtù di ciò, aggiungere accanto al punto dedicato allo spostamento del mercato del Sacrario anche il tema della ridefinizione ed eventuale spostamento degli altri mercati rionali e delle frazioni, come ad esempio quello di Bagnaia.
Infine, l’ultimo emendamento proponeva la programmazione di interventi tesi a una progressiva pedonalizzazione dei centri storici, a partire da quello della città. A seguito del dibattito, l’intento non era evidentemente quello di snaturare la proposta oggetto di discussione, ma di arricchirla con spunti fattivi. Come già ribadito in altre circostanze, il mio augurio – rivolto ad entrambe le parti – è quello che, su temi di stringente e cocente interesse cittadino, il dibattito possa essere scevro da condizionamenti politico-ideologici e teso all’interesse comune.
Melissa Mongiardo
Consigliere Comunale Partito Democratico