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Scoperta la tomba di una ricca etrusca

Ennesimo spettacolare ritrovamento a Vulci nella zona di Poggetto Mengarelli

tomba-vulci-1Il parco archeologico di Vulci non finisce mai di stupire. E non perché sia stato scelto come sfondo di ”Libre”, videoclip girato a fine estate dai cantanti Emma Marrone e Alvaro Soler. Vulci stupisce perché continua ad essere teatro di scoperte archeologiche di inestimabile valore storico. L’ultima risale a qualche giorno fa quando gli scavi hanno portato alla luce la tomba di una ricca donna etrusca.

Una lastra di sepoltura di calcare bianco celava infatti la dimora eterna di una figura femminile di alto rango. Insieme all’urna cineraria intatta, contenente le ceneri della donna etrusca, gli archeologi hanno ritrovato molti oggetti di grande rilievo storico. Monili che testimoniano le attività che la donna svolgeva durante la sua vita e che forse ha voluto con sé per utilizzarli anche nell’aldilà. Probabilmente la tomba è di una tessitrice di stoffe perché vicino all’urna era conservata una fuseruola, cioè un disco con un foro al centro utilizzato per la filatura. E ancora 12 vasi, uno dipinto rosso su bianco con decorazioni geometriche e cinque fibule in bronzo a navicella.

”Ci ritroviamo di fronte ad una eccezionale scoperta – ha spiegato sulle pagine dell’Ansa la soprintendente Alfonsina Russo -. Come già dimostrano questi primi interessantissimi rinvenimenti, saremo finalmente in grado di capire lo sviluppo topografico e strutturale della necropoli settentrionale di Vulci. Scioglieremo anche i numerosi dubbi che accompagnano i contesti funerari di questo periodo”.

La ricca tomba è stata rinvenuta nella zona di Poggetto Mengarelli, poco distante dal punto in cui qualche mese fa è stata scoperta, a seguito di tentate depredazioni, la famosa Tomba dello Scarabeo Dorato. Quest’ultima si crede appartenesse ad una principessa etrusca vissuta durante l’VIII secolo a. C.: ”Siamo sulle tracce dei primi etruschi – commenta sempre sull’Ansa Carlo Casi, direttore scientifico della Fondazione Vulci – che hanno seppellito i propri morti in quest’area”.

Gli scavi nella necropoli sono condotti dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma, dalla provincia di Viterbo, dall’Etruria Meridionale in collaborazione con la Fondazione Vulci e con il contributo del Comune di Montalto di Castro.

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