Pietro Durgali con la moglie
Ci risiamo. Per il terzo anno consecutivo, il ristorante “Il Molino” (quello giù a Valle Faul) dovrà restare chiuso domani sera. Se ne era già parlato su queste colonne sia l’anno scorso che nel 2014. Niente da fare: non è cambiato nulla. Solleciti, richieste, appelli, lettere e interventi sulla stampa non sono serviti a nulla: la sera del 3 settembre (una di quelle da cerchiare in rosso per le attività commerciali, una delle più produttive in assoluto) Pietro Durgali, il titolare, e tutti i suoi dipendenti dovranno prendersi un po’ di ferie forzate. Perché? Perché laggiù, a Valle Faul, ci sono le postazioni per i fuochi pirotecnici che sanciscono la fine del Trasporto e quindi, per ragioni di sicurezza, non ci deve stare gente in giro. Una penalizzazione inaccettabile che viene contestata, in modo urbano ma assai fermo, attraverso una lettera aperta al sindaco Leonardo Michelini e all’assessore alle attività produttive Sonia Perà.
“A Viterbo sta arrivando il giorno più importante dell’anno, la festa di Santa Rosa – scrive Pietro Durgali – e per il terzo anno consecutivo l’attività della quale sono titolare, il ristorante il Molino, è costretta dall’amministrazione comunale, per l’incapacità ad individuare una location più idonea, alla chiusura per tutta la serata ‘per lo svolgimento dei giochi pirotecnici’. Si parla tanto di crisi economica, di misure per contrastarla, di sostegni alle attività produttive, ma quando dalle parole si dovrebbe passare ai fatti il contrasto è netto”.
Amare le considerazioni conseguenti: “E’ quasi superfluo sottolineare il gravissimo danno, economico e di immagine, prodotto al ristorante da tale provvedimento; si tratta non solo di rinunciare ai proventi di una serata chiave nel corso dell’anno, ma anche di offrire alla clientela un quadro negativo, del tutto indipendente dalla volontà dei proprietari del locale. Non è secondario sottolineare che il ristorante Il Molino esiste da vent’anni e che il problema rappresentato esiste solo da quando è in carica questa amministrazione comunale”.
Foto di gruppo con Miss Italia, Alice Sabatini
Ma Durgali va ancora oltre sottolineando il comportamento dell’amministrazione comunale: “Tanto più grave è questa scelta di penalizzare il ristorante – sottolinea con vigore nella sua missiva – alla luce del fatto che nessun contatto con l’assessorato allo Sviluppo economico è intercorso dalla passata festa di Santa Rosa ad oggi, e che le scelte in questione sono state regolarmente comunicate all’ultimo momento: nel 2014 il pomeriggio del giorno stesso, nel 2015 il giorno precedente. Quest’anno, fino alla vigilia solo una comunicazione ufficiosa. Non è certo questo il modo di sostenere le attività commerciali; nello specifico vale la pena sottolineare che l’attività in questione sostenta sei famiglie”.
“Ringrazio il sindaco Michelini – aggiunge il titolare dell’avviato ristorante – per avermi regalato un sabato di festa, del quale altrimenti non avrei goduto, ma certo sarà molto amaro pensare che nel frattempo tutte le attività di Viterbo stanno ‘mietendo’ mentre io, la mia famiglia e i miei dipendenti ce ne stiamo a casa”. Con una botta finale (visto che siamo in tema di fuochi pirotecnici…) non da poco: “Non chiedo nulla al Comune: solo di poter lavorare. E’ forse pretendere troppo? Sommessamente ricordo di aver lavorato più volte per l’amministrazione comunale e di attendere ancora di essere pagato…”.
