“L’educazione è l’arte di trasformare le pietre in uomini, le domande in speranze, i templi in case, i giovani in protagonisti”. Detto ciò, il pezzo si potrebbe pure chiudere qua, tanto è alta l’affermazione. Ed invece no, andiamo avanti. Perché altrimenti sarebbe solo un lancio stile Ansa. Si procede, perciò, partendo dall’autore della frase appena riportata: don Antonio Mazzi. Capace di sfoderare questa perla in occasione di una delle sue mille avventure, denominata “La casa del vento”. Ubicata proprio qua in provincia, a Bagnoregio.
Sulla scia di Mazzi, del Mazzi-pensiero, ecco alla interno della Casa un progetto denominato semplicemente “Seme”, che nasce dalla collaborazione tra Comune di Bagnoregio e l’associazione (sempre attivissima) Juppiter. Si parte oggi, al grido di: “Bagnoresi – Le nostre storie tra memoria e sogno”. Un appuntamento (ore 21), studiato per il locale auditorium Vittorio Taborra.
Ma scendiamo nel dettaglio. La “struttura del Vento” si prepara ad accogliere i giovani del territorio, per coinvolgerli con mille iniziative. “Al centro la formazione e l’educazione, costruendo percorsi su quattro canali. Musica, sport, volontariato e lavoro. Così come nello stile dei centri giovanili di Exodus, che fanno capo proprio a don Mazzi. Vogliamo costruire un nuovo modello di comunità”, spiegano da Juppiter.
Con Seme quindi si vuole costruire e promuovere una nuova tipologia di progetto socio culturale ispirato a un principio di utilità sociale, che punta al coinvolgimento dei ragazzi. L’ambizione è che l’associazione diventi, per Bagnoregio e la Teverina, punto di riferimento, che affonda le radici nel territorio, sempre in evoluzione e proiettato verso il futuro.
“Mettiamo in campo uno strumento importante, che doniamo alla città – spiega soddisfatto il sindaco Francesco Bigiotti – Un centro dove sarà possibile un’accoglienza speciale per i turisti e capace di potenziare le nostre politiche sociali. Alla ‘Casa del vento’ prende vita l’essenza di quello che voleva essere il nostro spirito amministrativo. Si tratta di un luogo dove saranno coinvolti i nostri giovani, chiamati a impegnarsi e guidati nel ricercare una possibilità di far crescere socialmente e culturalmente, speriamo anche economicamente, il nostro territorio”.
E il debutto sarà lo spettacolo di stasera, come detto. Che vedrà protagonisti sul palco, insieme ai ragazzi di Juppiter, testimoni della memoria di Bagnoregio e giovani bagnoresi che si trovano fuori per lavoro e hanno preparato un regalo ai propri concittadini.