Da Maria Laura Calcagnini, presidente Aforsat, riceviamo e pubblichiamo:
“Al sindaco Leonardo Michelini la magra figura fatta dalla sua Amministrazione di fronte al Consiglio di Stato evidentemente non è bastata, visto che con un candore senza pari mente sapendo di mentire.
Invece di tacere, scelta preferibile in questi casi, se non altro per rispetto di persone in difficoltà a cui ha creato danni enormi, e di andare a trovare tra le more del bilancio le risorse per far fronte al pagamento delle rette rsa, il primo cittadino pensa a dire pubblicamente che la delibera 142/2015, ritenuta illegittima dal Consiglio di Stato, non è mai stata davvero applicata dal Comune di Viterbo.
Questa è una bugia e il sindaco lo sa benissimo. Lo vada a dire in faccia a quei pazienti ricoverati in strutture sanitarie assistenziali che la delibera bocciata dai magistrati il Comune di Viterbo non l’ha mai applicata. Lo vada a dire in faccia ai familiari di queste persone, mandati sul lastrico dall’amministrazione comunale che presiede. Parliamo di cittadini in fascia di reddito al di sotto dei 13mila euro annui, costretti a sborsare risorse proprie o ad accendere mutui per garantire l’assistenza ai propri congiunti, dopo che il Comune ha comunicato loro che non avrebbe pagato la retta ma concesso un generico “contributo”, su cui si è espresso meglio di me il Consiglio di Stato. Lo vada a dire in faccia ai responsabili delle strutture assistenziali, che per la condotta errata del Comune si sono trovate tra due fuochi, con conseguenze economiche e occupazionali pesantissime.