Tornano per la dodicesima volta consecutiva (ma la tradizione a seconda delle comunità coinvolte è decisamente più ampia) le Feste della Castagna, la regina d’autunno della Tuscia, che unificano sotto un comune denominatore sei comuni: Canepina, Caprarola, Latera, San Martino al Cimino, Soriano nel Cimino e Vallerano. Intanto, subito le brutte notizie: quest’anno la produzione, a causa del cinipide e di altri parassiti vari, sarà molto bassa. Sembrava che con il raccolto dello scorso anno, le cose si fossero incamminate su una strada in discesa, ma a distanza di 12 mesi, nonostante gli interventi, le cose sono decisamente peggiorate. “Si trtta di uno dei prodotti di punti della nostra terra insieme all’olio e al vino – commenta il presidente della Camera di commercio, Domenico Merlani – ma è quello che a mio avviso merita il sostegno maggiore, proprio per le evenienze che negli ultimi tempi hanno profondamente colpito il settore. Ben venga dunque questo evento per ridare slancio all’economia castanicola”. Entra più nel dettaglio Francesco Monzillo, segretario dell’ente camerale: “I dati sono ancora provvisori, ma non sono molto lontani dalla realtà se si ipotizza una produzione nel 2016 tra il 10 e il 30% rispetto a quella dello scorso anno. Un dato preoccupante nonostante il monitoraggio e le sollecitazioni ad intervenire sugli agenti patogeni che colpiscono le piante. Ciò che si può rilevare è che le aziende che operano con maggiore innovazione ottengono risultati decisamente migliori, mentre fatica a farsi strada il tipo di coltivazione più tradizionale”.
Tocca ai primi cittadini spiegare maggiormente nel dettaglio il programma delle manifestazioni che cominciano oggi con gli appuntamenti di Soriano nel Cimino. “E’ la 41. edizione della nuova sagra – sottolinea il sindaco Fabio Menicacci – ma è da più di un secolo che festeggiamo la nostra castagna, puntando sì all’aspetto ludico ma soprattutto su cultura, rievocazioni e tradizioni. NIl marrone dei monti Cimini rientra nel progetto di agricoltura consapevole nella quuale non c’è spazio per i pesticidi: un’agricoltura che mi piace definire naturale, piuttosto che biologica. Saranno due settimane non solo gastronomiche che muovono, dai calcoli fatti, circa due milioni di euro in due settimane”. “Da noi – aggiunge Eugenio Stelliferi, sindaco Caprarola – castagna fa rima con Cioccotuscia, una rassegna che 2015 fece registrare quasi 10mila visitatori”.