17112024Headline:

La festa appena cominciata è già finita

Salta il consiglio straordinario sulla sanità. Nuove tensioni all'interno del gruppo Pd

Da sinistra, i consiglieri comunali Daniela Bizzarri, Martina Minchella e Aldo Fabbrini

Da sinistra, i consiglieri comunali Daniela Bizzarri, Martina Minchella e Aldo Fabbrini

Arieccoci. O anche arieccoli. A prescindere dal pronome usato, la sostanza non cambia: il consiglio comunale straordinario tutto incentrato sulla sanità con tanto di partecipazione della direttora generale della Asl non si fa. Perché la maggioranza (che avrebbe in primis il dovere di essere presente in massa) si presenta a scartamento ridotto: in Sala d’Ercole solo i consiglieri di rito fioroniano e gli esponenti delle liste civiche (nemmeno tutti). In totale all’appello rispondono presente in 9, sindaco compreso. Mancano, assenti più o meno (in)giustificati, i sette (ex?) dissidenti, oltre che altri consiglieri in ordine sparso. Le minoranze invece ci sono e potrebbero garantire loro il numero legale: niente da fare. Decidono di restare fuori e di godere lo spettacolo del gruppone del Pd che solo apparentemente aveva ritrovato l’unità, dopo mesi di polemiche, contrasti, accuse reciproche e colpi bassi.

Poi, improvvisamente, arrivò la quiete dopo la tempesta. Ci furono aggiustamenti, qualcosa le fazioni in lotta dovettero reciprocamente cedere e la navicella Michelini potè riprendere la marcia. Adesso, invece, basta un’assise straordinaria convocata su un tema che interessa tutti e sul quale le fazioni non hanno ragion d’essere per tornare al punto di partenza. Come un banalissimo gioco dell’oca nel quale, se si pesca la casella sbagliata, si torna indietro e si ricomincia dal principio. Ha ragione da vendere la variegata opposizione consiliare (FdI-An, FI, FondAZione, Co.Ri.,
Gal, Gruppo misto) quando scrive di “maggioranza Michelini allo sbando e dilaniata dalle correnti interne, incapace di avere la forza ed i numeri per portare avanti quei progetti di sviluppo che promette e poi non ha la capacità di mantenere”. Ma non ha torto Martina Minchella (Pd, delegata alla sanità, cioè colei che aveva fortemente voluto questo consiglio comunale) quando afferma che “si dovevano discutere problemi che interessano tutti i cittadini, a partire dal completamento dell’ospedale di Belcolle. E ancora della situazione degli edifici pubblici riguardo alle norme antisismiche e antinfortunistiche. Mi pare che si tratti di argomenti importanti e di pubblico interesse. E la presenza del direttore generale della Asl sarebbe stata utile per comprendere per avere spiegazioni, non per attaccare”.

La direttora generale della Asl Daniela Donetti

La direttora generale della Asl Daniela Donetti

Ma adesso quali conseguenze politiche potrebbero verificarsi? E qui si entra in un terreno minato nel quale tutto è possibile. E’ evidente che le frizioni sono riesplose e che una nuova taratura dei rapporti all’interno dei democrats è d’obbligo, altrimenti si corre il rischio di tornare nuovamente ai materassi di qualche mese fa. Intanto, oggi all’Hotel Salus Terme è in programma la convention messa in piedi dal Centro Studi Aldo Moro (una diretta emanazione dell’ex ministro che, peraltro, è anche presidente della commissione parlamentare che si propone di far luce sui tanti lati oscuri legati al rapimento, alla prigionia e alla morte dello statista pugliese): in mattina si parlerà di distretto turistico (progetto che sta particolarmente a cuore a don Peppe da Pianoscarano) con Zingaretti e il sindaco Michelini; nel pomeriggio di riforma costituzionale con il ministro Maria Elena Boschi; domani di sicurezza con il capo della polizia e altri alti esponenti degli apparati statali. Già verificare chi c’è e chi darà forfait servirà per capire meglio lo stato dell’arte.

Ancor di più si avrà il quadro della situazione martedì prossimo in occasione di un altro consiglio straordinario dedicato alla situazione di Villa Lante, chiesto da Arduino Troili, uno degli assenti di ieri. Ci saranno ritorsioni e assenze strategiche? Lo scopriremo solo vivendo… Senza dimenticare le fratture in maggioranza (“C’è un problema al nostro interno”, sentenzia Aldo Fabbrini, navigato consigliere di stretta osservanza fioroniana), c’è qualcuno nel Pd che senza mezzi termini parla di “dispetto”, chiedendo un rigorosissimo anonimato. Dispetto? E perché? “Perché come viene in testa alla Minchella di chiedere un consiglio comunale sulla sanità senza prima aver coinvolto l’intero gruppo consiliare Pd e tutta la maggioranza?”. Non avrebbe dovuto? “Avrebbe dovuto – è la sibillina risposta – concordare le modalità con tutti. E non lo ha fatto…”. In soldoni, sulla sanità che è da sempre argomento particolarmente sensibile, bisogna sentire che ne pensa chi è direttamente impegnato nel settore. In particolare, l’ala panunziana che in questo momento sembra avere parecchia voce in capitolo nelle vicende Asl. Interpretazione forzata? Può essere, ma i dati di fatto parlano chiaro e in maniera inequivocabile. “Un gravissimo sgarbo istituzionale verso la dottoressa Donetti – rincara la dose Daniela Bizzarri – senza motivazioni reali, sia di una parte del Pd che della minoranza. La maggioranza non ha mai fatto mancare il numero legale nei consigli straordinari chiesti dalle opposizioni: d’ora in poi, per quanto mi riguarda, non parteciperò più a sedute di questo genere convocate da chi si comporta in questo modo”.

“La festa appena cominciata è già finita”, cantava l’ottimo Sergio Endrigo. Si vedrà. E anche a strettissimo giro di posta.

 

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