Alla fine hanno avuto pure il coraggio di metterlo in piedi, il Fertility day. Con una faccia tosta che a confronto tutte le chiacchiere sulla sindaca Raggi (studiate a tavolino, poiché cominciano a tremare parecchie sedie) appaiono quasi come quisquìlie.
Comunque, da un lato loro, i fertilizzanti (quelli usati in agricoltura fanno meno danni), dall’altro un pianeta che riflette. Che chiede, ad esempio, asili nido. Contratti di lavoro che durino più del tempo d’una sigaretta, politiche sociali. Nel senso: “Se proprio ci dobbiamo riprodurre, metteteci almeno in condizioni di farlo”. E come dargli torto.
Tra i protestanti (e la chiesa non c’entra nulla, cioè per entrarci c’entra, ma in altro modo, il solito) ci sono anche i Mutopia. Che non è chiaro se si leggano Mutòpia o Mutopìa, ma solo vivendo probabilmente lo scopriremo. I Mutopia sono un gruppo (musicale) che si sta affacciando nel panorama suddetto in questi ultimi tristi tempi, e che per la giornata nazionale della fertilità di ieri, ha proposto una (differente) visione satirica della faccenda. Attraverso un videoclip del singolo, dall’ironico titolo “Fertility mai… (cosa ci posso fare)”.
Per gli appassionati del settore, spoiler: “Omosessualità, cosa ci vuoi fare?”; un po’ il titolo ricorda il pezzone di Elio. Ma andiamo avanti. Il video è prodotto da quei pazzi di Sbobtv: “Le parole mettono in risalto tutto ciò che questa giornata va a significare. Il ministro Lorenzin aveva fortemente voluto l’evento ed era stata fin da subito bersagliata dalla stampa e dal web. Proprio per questo il gruppo ha deciso di prendere la palla al balzo”, spiegano proprio i produttori.
Vediamo di capire come si sviluppa la trama. Nel prologo la cantante Simona Bucci è incinta e si serve di un santone (Andrea Bennati, batterista) per poter partorire, dato che in un fantomatico giorno della fertilità andato a buon fine gli ospedali sono tutti pieni. A darle manforte c’è l’amica e bassista: Valentina Bafanelli. A sconvolgere tutto arriva poi il chitarrista e marito di fiction, Andrea Frittelli, il quale, essendo stato appena licenziato chiede se si possa “rimettere dentro” il nascituro, in attesa di tempi migliori. “E’ da qui che parte tutta la vicenda cantata, con nonne che vogliono nipoti, giovani madri (Roberta Sperduri, percussioni) orgogliose dei loro bambini e l’eterna ricerca di uno straccio di lavoro che è di primaria importanza sia nel brano sia nella fonte scatenante dei diverbi sulla giornata della fertilità”, proseguono.
Ma la storia non finisce qua. “Decisamente sarcastico e fuori dagli schemi è il crescere del bimbo all’interno dell’utero – chiudono – nell’attesa di un’occupazione da parte del papà. Ed è proprio nel momento in cui questi trova finalmente un piccolo impiego che ‘nasce già grande’, l’altro chitarrista Maurice Flee”.
Per quanti fossero curiosi i link da cliccare per vedere il tutto sono i seguenti: www.sbobtv.eu,www.facebook.com/sbobtv e www.facebook.com/mutopiaofficial. E tanti saluti alla Lorenzin.