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Distretto turistico, uffici alla pensilina

Venerdì 23 inaugurazione. Fiscalità di vantaggio: al più presto il tavolo tecnico

Il sindaco Michelini e il ministro Stefania Gianni alla presentazione ufficiale del Distretto turistico dell'Etruria meridionale

Il sindaco Michelini e il ministro Stefania Giannini alla presentazione ufficiale del Distretto turistico dell’Etruria meridionale

Distretto turistico dell’Etruria meridionale: dove eravamo rimasti? Già, il progetto che raggruppa comuni di tre regioni (Lazio, Toscana e Umbria) e che ha come capofila Viterbo, Orvieto e Chiusi, non si è affatto fermato, sebbene il “generale agosto” e il periodo feriale non abbiano di certo favorito la concretizzazione delle tante iniziative in programma.

“Intanto, venerdì 23 ci sarà l’inaugurazione degli uffici a Viterbo che saranno sistemati nelle neonata pensilina al Sacrario”, annuncia il vice sindaco Luisa Ciambella, anima viterbese dell’iniziativa. Un primo fondamentale passaggio perché è vero che adesso si fa tutto on line, ma se qualche imprenditore (o anche le stesse amministrazioni comunali) ha necessità di informazioni, bisogna che ci sia qualcuno fisicamente presente e pronto a fornire le delucidazioni del caso. Del Distretto turistico e dei suoi tanti interessanti aspetti, si parlerà poi nel corso della convention organizzata dal Centro studi Aldo Moro, in programma appunto quel giorno e quello successivo al Grand Hotel Salus Terme. “Sul Distretto – continua – abbiamo investito molto e continueremo a farlo poiché riteniamo che si tratti di un solidissimo punto di partenza per la crescita turistica e culturale non solo di Viterbo, ma dell’intero territorio su cui insiste”.

Il vice sindaco Luisa Ciambella con la principessa Ati, simbolo di Etruria Experience

Il vice sindaco Luisa Ciambella con la principessa Ati, simbolo di Etruria Experience

Un punto sta particolarmente a cuore ai promotori e ai potenziali fruitori: la fiscalità di vantaggio prevista dalle recenti normative in materia. In parole povere, far parte del distretto turistico significherà poter godere di una tassazione agevolata con vantaggi concreti che non è nemmeno il caso di stare ad elencare, tanto sono facilmente intuibili (per imprese pubbliche e private va previsto un meccanismo di esenzione Ires, Irap e Imu e  l’esonero dai contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente). Il fatto è che bisogna sedersi intorno ad un tavolo e parlarne mettendo nero su bianco. Sollecitazioni in questo senso sono arrivate sia da Viterbo che dagli altri comuni fondatori, ma al momento una data precisa non è stata ancora fissata. Della faccenda si occupa in prima persona il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda. L’ipotesi, anzi la speranza, è che si arrivi ad un incontro operativo già entro la fine del mese di settembre. E sarebbe un altro consistente passo in avanti. Peraltro il 5 ottobre la Regione Toscana ha fissato la Conferenza dei servizi proprio dedicata a questa tematica (Lazio e Umbria hanno già deliberato in questo senso): arrivarci con una pezza d’appoggio concreta come l’approvazione dei criteri e delle norme sulla fiscalità di vantaggio, non sarebbe affatto disdicevole.

Carlo Calenda, ministro dello sviluppo economico

Carlo Calenda, ministro dello sviluppo economico

C’è, infine, un ultimo tema riguardante la candidatura a capitale italiana della cultura. Un progetto assolutamente originale poiché sarebbe coinvolta non una sola città, ma un intero territorio: si è parlato, a proposito e giustamente, di una candidatura diffusa. Finora non era mai accaduto. Il dossier di presentazione è stato inoltrato a metà luglio e entro metà novembre il Mibact procederà alla scrematura iniziale che dovrà ridurre il numero dei candidati. Non si tratta solo di un fatto formale, perché al di là dei finanziamenti previsti in caso di successo, i vantaggi sono enormi e palpabili. Basta andare indietro di un mesetto e segnalare come Matera (capitale in carica) abbia fatto registrare un autentico boom turistico. Insomma, anche su questo fronte bisogna lavorare sodo e bene. Un’eventuale investitura con tanto di titolo all’occhiello sarebbe un volàno di enormi dimensioni per il rilancio dell’intera Etruria meridionale.

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