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Germania. La destra estrema avanza. Il dottor Hamer pratica i sempre più popolari metodi di medicina alternativa accompagnati da teorie antisemite vecchia scuola. “Gli ebrei vogliono sterminare il mondo attraverso la chemioterapia. Il cancro è uno stato mentale”.
Ogni cancro è uno stato mentale.
Razzismo. In Cina il tappeto rosso è per tutti i capi di Stato che non siano di colore.
Il Movimento 5 stelle mostra di essere il vero partito rivoluzionario. Di Maio: “Ho sbagliato sul caso Muraro”. Prima ammissione di colpa di un parlamentare, novità assoluta del gergo politico italiano.
In uscita diverse novità Apple tra cui il nuovo iPhone. L’azienda tende ad abbattere le ultime barriere dell’era digitale. Costosissime cuffie senza filo, contabilità senza tasse… E’ rimasta solo l’iva nel prezzo.
Il sindaco di Amatrice: “Qui è il Vietnam”. Problema numero uno: necessario prendere, immediatamente, decisioni operative per la ricostruzione. Problema numero due: il primo scenario di guerra che salta in mente risale a mezzo secolo fa. Alcuni studi sociologici sono arrivati alla conclusione che l’immaginario collettivo si aggiornerà con l’uscita del nuovo “Rambo”.
La Spagna trova la ricetta per la crescita. Otto mesi senza governo hanno portato un aumento di 3 punti di Pil. Il problema della disoccupazione rimane. Bruxelles: presto lavoro per una ventina di ministri.
Pyongyang continua a giocare con le testate nucleari. L’affascinante dittatore nordcoreano tira la sua bomba più grande e si pavoneggia: “Quasi come Hiroshima”. Obama risponde: “Hei, Ping! Stai sul pezzo!”.
G20. Per la prima volta, in Cina, un gruppo di persone si riunisce in una stanza senza produrre niente. Basta con il capitalismo scellerato e il mito della produzione. Largo alle ambizioni, ai sogni. Xi Jinping: “La crescita è per i popoli, deve essere raggiunta dai popoli, deve essere distribuita tra i popoli”.
Calais. Finalmente il muro che dividerà la giungla dalla civiltà e renderà la Manica un posto migliore. Una collaborazione tra Inghilterra e Francia. Intelligenza post-coloniale al lavoro.
Allegoria politica. La società continua ad essere permeata di figure retoriche imposte dalla classe dirigente. Così, come i piccioni cagano sulle piazze. Dopo i famosi moderati di Berlusconi (dive c’era anche qualche affiliato a cosa nostra), arrivano i buonisti di Salvini. Che sono buoni ma cattivi. A combatterli, i cattivisti, che sono buoni. Quella del buonismo è la scelta sbagliata perché utopica. Il presupposto è che non tutti possono stare bene e godere degli stessi diritti. La realtà è un’altra cosa. E’ cattiva. Bisogna prendere spunto da essa. E, magari, abbaiare come cani nelle riprese esterne dei programmi televisivi.
“Per due motivi di carattere biologico (il sesso e la nutrizione) e per diversi motivi meno noti, di carattere tra l’istintivo e il patologico, siamo costretti a sopportare l’esistenza, la vicinanza e perfino il contatto di esseri contrari alla nostra ragione; questi esseri vengono genericamente chiamati gli altri”. Cit. Juan Rodolfo Wilcock.
Carlo Quodam, oltre che giocare con Viterbopost, scrive anche (seriamente) sul suo blog “Tql”, piattaforma WordPress.