“Per il 12° anno l’Università della Tuscia organizza la stagione concertistica e per noi è un impegno culturale al quale non possiamo derogare anche in tempi di ristrettezza economica”. Così il professor Alessandro Ruggieri, rettore di Unitus, presenta la stagione concertistica pubblica che si terrà all’Auditorium di S.Maria in Gradi da domani al 22 aprile 2017. “L’Università deve proporre e fare cultura e questo è un appuntamento importante non solo per l’Ateneo ma per tutta la città di Viterbo. E’ un programma di riguardo curato come ogni anno dal professor Franco Carlo Ricci, direttore artistico della manifestazione”.
E proprio Ricci illustra il programma che prevede 27 concerti (lo stesso numero della stagione dell’Accademia di S. Cecilia): 12 concerti solistici, 12 cameristici, con formazioni strumentali diverse per dare un’offerta musicale la più varia possibile. “Anche quest’anno – spiega – abbiamo voluto privilegiare artisti giovani. Inoltre abbiamo importanti collaborazioni internazionali: con il festival Piano aux Jacobins di Tolosa e l’Associazione musicale Muzio Clementi di Roma, con The Keyboard Charitable Trust di Londra e il Premio Chopin di Roma. Da segnalare il 21 gennaio con il pianista Gianluca Di Donato che eseguirà due dei 5 concerti dedicati all’esecuzione integrale delle sonate di Schubert; il 18 febbraio il pianista bulgaro Evgeny Genchev della The Keyboard Charitable Trust di Londra che eseguirà brani di Schubert e Liszt; l’11 marzo il pianista Paolo Restani uno dei maggiori interpreti mondiali di Chopin proporrà un vasto repertorio dedicato al maestro polacco; il 1 aprile serata dedicata alle Donne degne di nota ovvero donne compositrici del passato (difficili a trovare nel mondo musicale): si esibirà il duo Bernardi-Volpe; il 22 aprile l’Orchestra sinfonica del Conservatorio di Latina per la prima volta sul palco dell’Auditorium di S.Maria in Gradi. Infine una novità: ci saranno crediti formativi per gli studenti del Liceo Classico Buratti che verranno ai concerti, grazie ad un accordo con i dirigenti scolastici”.
“E’ una stagione concertistica di grande rilievo – conclude il direttore generale dell’Università Alessandra Moscatelli – che si pone come unicum per il capoluogo della Tuscia non solo per la continuità negli anni, ma anche nei mesi. E’ un impegno economico per l’Ateneo viterbese che tuttavia affrontiamo volentieri e con il supporto della Fondazione Carivit, per mantenere viva una tradizione musicale così di riguardo che richiama artisti dall’Italia e dall’estero e pubblico non solo dal Lazio ma anche dalle vicine regioni”.