Grande commozione, con la ferita che è ancora aperta, che lo resterà a lungo e che probabilmente non guarirà mai. Ma anche la consapevolezza che la solidarietà e la vicinanza nel momento della sofferenza, soprattutto se arrivano in maniera inaspettata e disinteressata, possono rappresentare un conforto, un viatico per sopportare il dolore.
Per Marco e Eleonora Marini, padre e sorella di Manuel, il civitonico di 21 anni morto nel terremoto del 24 agosto, lo scorso week end sarà difficile da dimenticare. Ospiti dei supporters e della società Chievo Verona, la squadra per cui tifava Manuel, sabato hanno ricevuto dal tifoso veneto Ottaviano Marazzina il progetto della lapide della tomba di Manuel, di cui si sono occupati proprio i fan gialloblu, su iniziativa di Nicola Quintarelli. Marco ed Eleonora hanno confidato, inoltre, che farebbe piacere loro avere lo stemma del Chievo anche sulla lapide.
Ieri, poi, prima della gara con la Lazio (finita 1-1), la famiglia del povero ragazzo morto nella furia del terremoto è stata accolta allo stadio dai dirigenti del Chievo e insieme a loro, accompagnati da Quintarelli, hanno visitato lo stadio. Prima del fischio di inizio il momento più toccante: la consegna, a bordo campo (ripresa anche dalle telecamere di Sky) da parte di Nicholas Frey, bandiera del Chievo, e del team manager veronese Marco Pacione, della maglia numero 25 col nome di Manuel, autografata dai giocatori. Anche la Lazio ha voluto partecipare a questo momento organizzato in memoria del giovane Marini e, tramite il vice allenatore biancoceleste, il viterbese Massimiliano Farris, ha regalato alla famiglia del ragazzo una maglia del club capitolino dedicata a Manuel.
La vicinanza del Chievo a Marco ed Eleonora Marini nel nome del giovane scomparso in una circostanza così tragica, tuttavia, non finisce qui: nei prossimi mesi, probabilmente a dicembre, sarà organizzata una Serata del Cuore gialloblu, con una raccolta fondi per sostenere iniziative per ricordare Manuel.