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Batte forte il grande cuore di Viterbo

A Pratogiardino il Concerto per Amatrice: tanta gente, nonostante il forte vento

Claudia D'Agnone

Claudia D’Agnone

C’è un dannatissimo vento a Pratogiardino a disturbare il Concerto per Amatrice, organizzato dalla Consulta comunale del volontariato e dall’esercito delle organizzazioni che ogni giorno e spesso in silenzio fanno solidarietà concreta. La “giannella” non riesce a turbare però il palpabile clima di condivisione per aiutare chi ha perso tutto e che, a riflettori non ancora spenti ma certamente meno lucenti che nei primissimi giorni dell’emergenza, chiede serietà e fondi nel complicato cammino verso la ricostruzione. Ci sono gli artisti viterbesi a tenere calda l’atmosfera, a dispetto di una temperatura che più autunnale non potrebbe essere.

I Doppio Senso

I Doppio Senso

Simone Gamberi, il Cacio da Grotte Santo Stefano, apre con un classico, la motocicletta 10 hp, accompagnato solo da chitarra acustica e basso. Poi un pezzo originale a carattere politico con tanto di polemiche contro il governo. Onestamente fuori luogo in una serata in cui bisogna essere tutti d’un sentimentoe in cui le parole d’ordine sono unità e condivisione.
C’è pure la possibilità di cenare con piatto di amatriciana: molti ne approfittano, contribuendo anche in questo modo a raccogliere fondi. Mentre l’incasso al bar contribuisce anche all’ormai prossimo viaggio dei Giorni Anomali in Donbass dove terranno due concerti: una terra martoriata in cui qualche ora di buona musica servirà ad alleviare una quotidianità fatta di dolore e sofferenze.
Simone Gamberi

Simone Gamberi

I Doppio Senso restano fedeli alla mission di cover band di Vasco Rossi e “tradiscono” il Lucio nazionale a cui l’appuntamento è dedicato. Non solo perché tra pochi giorni ricorre il diciottesimo anniversario della morte ma anche per la sua origine reatina, di Poggio Bustone per la precisione. Sul palco i consiglieri comunali Paolo Moricoli e Antonella Sberna, componenti della Consulta, sottolineano il carattere benefico della kermesse, organizzata in pochissimo tempo, e annunciano che altri appuntamenti di solidarietà saranno messi in calendario per continuare a sostenere le popolazioni colpite dal sisma.

Tocca ai Trup e si torna a Battisti mentre gli Amici del circolo Giulio Selvaggini di Pianoscaramo continuano a sfornare ottima amatriciana. La platea si riempie e, di pari passo, si rimpinguano i salvadanai. Gli artisti sul palco, diversi nello stile, ci danno dentro di buona lena: l’obiettivo è nobile e non sarà un po’ di vento a rovinare la serata. A dare una mano anche i ragazzi speciali mentre all’organizzazione (e alle spese) contribuiscono alcune aziende locali. Su tutti il Sodalizio Facchoini di Santa Rosa, sempre in prima linea quando c’è da dare una mano agli altri.

Il pubblico a Pratogiardino

Il pubblico a Pratogiardino

Trecento sacche di sangue raccolte in poche ore: sono quelle che i viterbesi hanno donato per i fratelli del Reatino. Lo annuncia il presidente dell’Avis Luigi Ottavio Mechelli. Riecco la musica con i Groove Up  e una splendida “Mi ritorni in mente”, naturalmente tutti in coro. A seguire “Dieci ragazzi per me”, al maschile perché chi canta è una magnifica Francesca Mencaroni.
La suadente e coinvolgente voce di Sara Fochesato è un inno alla vita. Ma quante ne hanno composte Battisti e Mogol. E tutte belle… Si prosegue sullo stesso filone con il pubblico che accompagna convinto. E c’è un inedito “Incantevole” davvero interessante e ben interpretato.

Nel dramma di Amatrice c’è chi soffre ed è stato colpito ancora di più: sono i ragazzi con problemi di varia natura che hanno perso in queste settimane punti di riferimento fondamentali. È a loro che si rivolge un progetto della Fondazione Oltre Noi, il cui presidente Maurizio Casciani annuncia una collaborazione con una società sportiva per consentire a questi giovani in difficoltà di continuare a praticare attività fisica.

I Trup

I Trup

Antonello Budano, orfano dei Costa Volpara, propone una personale interpretazione di “Non è Francesca” e poi una rivisitazione di un suo pezzo “La favola importante “. Si associa Mauro Torroni ed è festa con “Adesso sì “. Tutti sotto il palco, come si faceva una volta. Un brano di Sergio Endrigo (un autentico e spesso incompreso poeta), commovente nella sua struttura melodica. C’è anche spazio per un De Andrè di spessore con l’intervento di Marta Bruzzichelli.

Marco Ciorba, il presidente della Consulta, racconta i retroscena: “L’iniziativa è nata grazie a Federico Meli dei Giorni Anomali che si stavano preparando la trasferta in Donbass. Dopo il terremoto, è venuto spontaneo mettere insieme le forze per aiutare i terremotati “. Doveroso l’incoraggiamento per Stefania Taborri, la presidente di Beatrice onlus che si è sentita male durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento e che ora lotta per la vita a causa di un grave aneurisma cerebrale. Cristina Pallotta “cuce” con maestria i momenti e intrattiene il pubblico, consentendo agli artisti di prepararsi per le esibizioni. Un minuto di silenzio, chiamato da Ciorba,  e un lungo applauso sintetizzano la commossa partecipazione dei viterbesi al dramma di Amatrice e degli altri comuni colpiti dal sisma.

Federico Meli dei Giorni Anomali

Federico Meli dei Giorni Anomali

Il rock dei Giorni Anomali porta una ventata (come se ce ne fosse bisogno…) di energia. La piazza risponde con partecipazione e vigore. Appassionante l’interpretazione di “Un’avventura ” nella versione di Gianna Nannini. E il popolo dei GA risponde presente con entusiasmo trascinante. “E’ stato un miracolo”, urla Federico Meli, il frontman, accompagnato dall’immancabile “Daje”.
Si va verso la conclusione con Claudia D’Agnone e Ilaria Rastrelli, poi in rapida sequenza Piano B, Le Ferite e le Black Mamba. Il freddo si fa sentire e penetra nelle ossa, ma che sarà mai di fronte ad un obiettivo di così significativa portata. Stamatina alle 11 nella sala del Consiglio comunale, l’aertura dei salvadanai e il conteggio dei fondi raccolti. Subito dopo corsa in banca per il bonifico a favore del comune di Amatrice. Viterbo ha risposto presente.

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